Riporre le gomme auto invernali: come farlo nel modo giusto

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Con la nuova strategia di diversificare i pneumatici in estivi e invernali nasce l’esigenza di trovare un ricovero per le quattro gomme che vengono sostituite al cambio di stagione e che dovranno essere reinstallate dopo circa sei mesi. Per gli automobilisti che non utilizzano le gomme all-season, il periodo di cambio delle gomme è molto semplice e ormai standardizzato: dal 15 ottobre al 15 novembre si montano le gomme auto invernali, dal 15 aprile al 15 maggio si montano quelle estive. Le indicazioni sono previste anche dal codice della strada e non tendono conto delle famigerate ‘mezze stagioni’ che spesso ci regalano un maggio invernale e un novembre torrido.

Come preservare le gomme auto invernali durante l’uso

Le gomme sono un valore importante, non solo perché costano ma perché su di loro poggia la sicurezza della nostra auto e dei familiari che viaggiano con noi: le condizioni delle nostre strade non sono le migliori. Buche, dossi, asfalto vecchio finiscono per mettere a durissima prova i pneumatici e la convergenza. È buona norma, ogni 10mila chilometri effettuare una rotazione delle gomme e verificare la loro pressione. Le auto di nuova generazione montano sensori che indicano se le gomme sono gonfiate correttamente e se è il caso di intervenire: ma la rotazione, anche fai da te, delle gomme è una buona abitudine per verificare che le gomme siano sane, che il battistrada sia regolare, che non ci siano bolle.

Di solito la stragrande maggioranza degli automobilisti si rivolge al proprio gommista di fiducia per questa semplice operazione che costa pochi euro e nemmeno mezz’ora. Molti invece decidono fare tutto per conto loro, anche cambiare il set stagionale e conservare le gomme nel modo migliore.

Le gomme auto invernali smontate vanno pulite, asciugate, gonfiate e conservate con cura

Pochi consigli: le gomme una volta smontate vanno conservate in orizzontale, sul dorso: così facendo si evita un deterioramento dovuto al peso che può provocare il cosiddetto spiattellamento, l’appiattimento di una sezione del telaio. Con anche una sola gomma ‘spiattellata’ la macchina finirà per vibrare e perdere rapidamente in tenuta.

Le gomme vanno pulite con cura: mai lasciare sporco o detriti tra i battistrada, ne risentirebbe il composto molecolare della gomma. Basta un po’ di acqua e sapone e detergere le gomme con una spugna o un pennello asciugando poi bene senza lasciare la gomma umida.

Le gomme vanno lasciate in pressione come se fossero montate: togliere aria pensando di evitare alla gomma una inutile tensione, è un grave errore. A volte anzi le gomme si lasciano gonfiate con mezza atmosfera in più perché durante il fermo perderanno naturalmente un po’ d’aria.

Immagazzinate le gomme in un luogo riparato, asciutto, non troppo caldo d’estate e non troppo freddo d’inverno: diciamo tra i 10° e i 15°. Superfluo sottolineare di tenere le gomme lontane da taniche che contengono benzine, vernici, solventi o altro: non è sicuro e c’è sempre il rischio di qualche perdita pericolosa. Le quattro gomme, in pila, dovranno essere divise tra loro da un cartone o da un sottile strato di tela. Niente di impossibile insomma. Altrimenti, rivolgendosi al gommista, si pagheranno per lo stesso servizio e senza nessuno sbattimento, una quarantina di euro all’anno. Una cifra tutto sommato accettabile.

Ultima modifica: 13 Giugno 2019