Ogni quanto bisogna fare la revisione moto

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La revisione moto è importante per la verifica periodica dell’efficienza meccanica di motociclette e scooter. Un obbligo perentorio che la legge impone per garantire un minimo standard di sicurezza dei veicoli che si muovono sulle nostre strade.

Revisione moto: quando farla

La revisione moto (anche nota come collaudo) è un controllo obbligatorio che serve a valutare l’efficienza del veicolo e la sua idoneità a poter viaggiare su strade pubbliche. E non è soltanto una faccenda per potenti motociclette. Sono soggetti al controllo di legge anche i ciclomotori, le due ruote con cilindrata non superiore a 50 centimetri cubici.

Molti si chiedono: ogni quanto bisogna fare la revisione moto? Le tempistiche per effettuare la revisione sono le stesse in vigore per le automobili. In particolare è l’articolo 80 del Codice della Strada a fissare le scadenze del caso.

La prima revisione moto deve essere effettuata a quattro anni di distanza dalla prima immatricolazione. Ancora più nel dettaglio, l’obbligo di legge deve risultare assolto entro la fine del mese di rilascio del libretto di circolazione. Successivamente al primo controllo, la cadenza del controllo diventa biennale ed entro il mese corrispondente a quello in cui è stata eseguita l’ultima volta.

Nulla di diverso di fatto da quanto avviene per le autovetture. Va precisato, onde fugare qualche dubbio diffuso, che l’intervallo biennale vale anche per i motocicli ultratrentennali e per le moto d’epoca.

Quali controlli per la revisione moto

Quanto alla tipologia di controlli che vengono eseguiti, si possono così riassumere: stato generale del ciclomotore, verifica di specchietti, manubrio, indicatori di direzione, clacson, pneumatici e fascio luminoso del faro anteriore.

Particolarmente importante è la prova di velocità dinamica da effettuare al banco, per controllare che il veicolo non superi la velocità di 45 chilometri orari previsti dalla normativa. Successivamente, a ciclomotore acceso viene inserita nello scarico una sonda che grazie al collegamento con un software consente di misurare le emissioni di monossido di carbonio.

Naturalmente per la revisione moto è prevista anche una prova di frenata. Se tutti controlli vengono superati viene consegnata al proprietario un’etichetta con la fatidica scritta “regolare” da apporre sul libretto di circolazione.

Se, invece, uno o più controlli fanno emergere dei problemi, la revisione dovrà essere ripetuta dopo aver risolto le criticità riscontrate. Infine uno sguardo alle sanzioni per chi circola senza revisione. Le forze dell’ordine possono sanzionare il guidatore con una multa che va da 169 a 680 euro. L’importo sarà raddoppiato se la revisione è omessa per più di una volta rispetto alle cadenze previste dalla legge.

Ultima modifica: 25 Dicembre 2021