Anche il pedone, come utente della strada, deve rispettare le regole imposte dal Codice della Strada che regolano il suo comportamento, come quello dei conducenti dei veicoli. Proprio per questo, nel caso in cui si verificasse un incidente e con specifici presupposti, non è inusuale che la colpa, interamente o solo in parte, possa essere attribuita al pedone. Gli esempi tipici di queste situazioni riguardano gli attraversamenti effettuati fuori dall’area delle strisce pedonali, in curva o in caso di semaforo rosso. Di seguito vediamo insieme alcune situazioni in cui il pedone potrebbe avere torto e quali sono le norme a cui deve sottostare.
Gli obblighi del pedone
Gli obblighi ed i doveri a cui deve sottostare il pedone durante la circolazione stradale sono stabiliti dal Codice della Strada e comprendono
- l’obbligo di circolare sugli appositi marciapiedi;
- nel caso in cui non ci fossero marciapiedi, è necessario camminare lungo il margine della carreggiata opposto rispetto al senso di marcia dei veicoli;
- durante gli attraversamenti è obbligatorio servirsi delle apposite strisce pedonali. Nel caso in cui fossero mancanti si può attraversare la carreggiata con la dovuta attenzione.
Un comportamento scorretto può, quindi, provocare al pedone non solo una multa, ma anche la responsabilità del sinistro.
Casi in cui il pedone ha torto: alcuni esempi
Dal punto di vista strettamente giuridico, il pedone è responsabile del sinistro, o almeno dell’80% della colpa, nel caso in cui stesse attraversando la strada senza prestare attenzione o distratto dal cellulare.
Inoltre, sono ritenuti del tutto responsabili del sinistro stradale i pedoni che attraversano la strada al buio, o in condizioni climatiche sfavorevoli, come pioggia, nebbia e grandine, indossando abiti scuri e in evidenti condizioni di ubriachezza.
Tornando invece agli attraversamenti pedonali, nel caso in cui il pedone dovesse attraversare la strada all’improvviso e fuori dall’area delle strisce pedonali, la responsabilità del conducente viene di solito ridimensionata, ma non annullata. Infatti, il conducente di un veicolo dovrebbe essere sempre in grado di garantire la capacità di frenare prontamente in modo da scongiurare l’incidente.
In alcuni casi però, la legge potrebbe prevedere di annullare del tutto la colpa dell’automobilista, se fosse possibile dimostrare che il comportamento del pedone fosse stato talmente inatteso ed improvviso da non permettergli di reagire nelle tempistiche necessarie, adottando una manovra utile ad impedire il sinistro.
Ultima modifica: 23 Settembre 2022