Si chiamano incentivi auto 2019 ma le buone notizie sono almeno due: non riguardano soltanto le auto, ma tutti i veicoli che rientrano nella categoria M1 e i veicoli a due ruote che sono classificati come L1 e L3; sono limitati all’anno in corso solo per i veicoli L1 e L3, ma per tutti gli altri veicoli sono estesi anche al 2020 e al 2021, addirittura con maggiori risorse.
Incentivi auto 2019, le risorse disponibili
Gli incentivi auto 2019 sono infatti coperti da risorse per 60 milioni di euro, mentre per gli anni successivi l’importo a disposizione per risparmiare sull’acquisto di un veicolo nuovo ammonta a 70 milioni di euro.
La ragione è facilmente intuibile: si sta cercando di incentivare il rinnovo del parco auto per migliorare la qualità dell’aria nei centri urbani. Gli incentivi 2019 vengono calcolati in rapporto al livello di emissioni di CO2 e sono inversamente proporzionali al quantitativo di anidride carbonica liberate nell’aria. Maggiore sarà l’emissione, minore sarà il contributo.
I veicoli meno inquinanti possono arrivare a ottenere uno sconto sul prezzo di listino fino a 6000 euro. Bisogna però stare attenti ai requisiti necessari per arrivare al top degli incentivi auto 2019. Anzitutto definiamo le categoria di veicoli coinvolti.
Incentivi auto 2019, quali veicoli sono coperti dallo sconto
Per M1 si intendono, come da Codice della Strada, tutti i veicoli a motore su quattro ruote adibiti al trasporto di persone con un limite di otto passeggeri più l’autista.
Dunque non soltanto berline, suv, ma anche veicoli un po’ più grandi. Nelle categorie L1 rientrano invece i veicoli a due ruote con cilindrata non superiore a 50 centimetri cubici e velocità massima non oltre i 50 chilometri orari e nella L3 i veicoli a due ruote con cilindrata superiore ai 50 cm3 e velocità superiore ai 50 chilometri orari.
Ma per queste ultime categorie l’ammontare del beneficio è un po’ diversa che per i veicoli M1. Gli incentivi sono limitati soltanto a chi, contestualmente all’acquisto di un ciclomotore o di un motociclo nuovo consegna in rottamazione un veicolo uguale ma di classe Euro 0, 1 e 2.
In questo caso si avrà diritto a uno sconto del 30 per cento sul prezzo di listino, ma solo fino a un importo massimo di 3000 euro, che si intendono al netto dell’Iva. Senza veicolo da rottamare, non si ha diritto ad alcun incentivo. Per i veicoli M1 le possibilità di ottenere gli incentivi auto 2019 sono decisamente diverse e più allettanti. Abbiamo già detto che si può arrivare a sconti fino a 6000 euro, ma il beneficio massimo è da intendersi sempre con la rottamazione di un veicolo inquinante.
Più nel dettaglio, rottamando un veicolo da Euro 0 a Euro 4 si ha diritto a un incentivo pari a 6000 euro, se il veicolo nuovo ha emissioni inferiori a 20 grammi di CO2 per chilometro percorso; e di 2500 euro se il veicolo ha emissioni contenute tra i 20 e i 70 grammi per chilometro percorso.
Nella prima categoria rientrano soprattutto le auto elettriche, anche quelle a idrogeno, che sono sicuramente le più costose e che negli ultimi tempi, grazie appunto agli incentivi, hanno registrato un incremento delle vendite.
Ma se non si ha un veicolo inquinante da rottamare e si vuole comunque acquistare una vettura nuova a basse emissioni, si ha diritto comunque agli incentivi auto 2019, in vigore dal 1 marzo.
La classificazione resta in base al livello di emissioni, ma l’importo è più contenuto e prevede 4000 euro di sconto per veicoli con emissioni al di sotto dei 20 grammi, e 2500 euro in caso di veicoli con emissioni comprese tra i 20 e i 70 grammi di CO2.
Come vengono erogati gli incentivi auto 2019
Chi è intenzionato ad acquistare un veicolo non inquinante, approfittando degli incentivi auto 2019 non dovrà, come nel caso dell’ecotassa, preoccuparsi di nulla per ottenere lo sconto.
Il prezzo finale che pagherà per avere un’auto o un motociclo più green sarà già comprensivo dello sconto previsto. Il contributo infatti non viene materialmente erogato, ma è calcolato per l’azienda costruttrice in forma di credito d’imposta da far valere in sede di compensazione.
E’ la casa automobilista che rimborsa infatti l’importo dello sconto al venditore, che a sua volta la applica come sconto sul prezzo di listino. E’ un meccanismo sicuramente un po’ complesso, ma che non deve minimamente preoccupare chi vuole acquistare un’auto.
Al contrario i venditori dovranno seguire una procedura precisa, attraverso il sito messo a punto dal ministero dello Sviluppo Economico. Bisognerà che si registrino al sito, e che prenotino il contributo per ogni singolo veicolo da vendere.
Il contributo verrà erogato in base alle risorse disponibili. Potrebbe, in base all’andamento delle richieste, essere più difficile ottenere l’incentivo se si decide di acquistare l’auto a fine anno. A quel punto meglio rimandare la spesa al prossimo anno. Il rivenditore dovrà poi confermare la prenotazione entro 180 con la comunicazione del numero di targa del veicolo consegnato e allegare la documentazione necessaria.
Le fasi successive riguardano il rapporto tra il concessionario e la casa produttrice, che deve rimborsare al venditore la quota di incentivo già erogata sotto forma di sconto all’acquirente.
La casa costruttrice riporterà per ogni singolo veicolo la quota di contributo sotto forma di credito d’imposta che il fisco accorderà in fase di compensazione al momento del pagamento delle tasse.
Incentivi auto 2019, come funziona la rottamazione
La rottamazione di un veicolo inquinante, per acquistarne uno più ecologico, grazie agli incentivi auto 2019 è l’unico passaggio un po’ più delicato cui l’acquirente deve prestare attenzione per non perdere il beneficio.
Il primo requisito per ottenere gli incentivi massimi è che il veicolo sia intestato all’acquirente, o a un familiare che conviva, da almeno 12 mesi. La demolizione, della quale si occuperà il venditore attraverso una ditta specializzata e autorizzata, deve avvenire entro 15 giorni dalla consegna del veicolo nuovo, contestualmente alla cancellazione dal Pra.
Soltanto nel caso in cui la consegna del veicolo nuovo avvenga allo scadere dei 180 giorni dalla prenotazione, sono concessi altri 15 giorni per procedere alla rottamazione del vecchio veicolo.
E’ dunque una procedura molto semplice e per chi, tra rivenditori e acquirenti, avesse dei dubbi il ministero dello Sviluppo Economico ha messo a punto un sito per spiegare e seguire tutte le procedure, con un elenco di FAQ che viene aggiornato a seconda delle richieste.
Ultima modifica: 4 Marzo 2019