Le auto che si guidano da sole sono sempre di più una realtà prossima e non fantascienza: ecco come funzionano e quali sono i primi modelli

Fino a qualche anno fa sembrava un sogno (o un incubo) da fantascienza, ma sembra proprio che le auto a guida autonoma – che si guidano cioè da sole – stiano diventando realtà. Addirittura alcuni modelli, come le Tesla Model S nate dal genio del miliardario e investitore sudafricano Elon Musk, propongono una guida semi-autonoma particolarmente innovativa, che dà molta più autonomia di prima al “cervello” della vettura.

Con il miglioramento costante delle tecnologie nel settore automotive, è diventato sempre più semplice demandare a una vettura quei compiti che, a ben pensarci, una macchina può svolgere assai meglio.

Perché affidarsi ai nostri occhi imperfetti quando un sensore di parcheggio può dirci, preciso al millimetro, quanto manca al paraurti dell’auto dietro? Un cervello elettronico calcola le misure senza errori, e soprattutto non c’è lo scarto presente nell’azione umana tra il rendersi conto di una situazione e l’intervenire per modificarla, come una frenata di colpo.

Naturalmente dalla sua l’uomo ha la discrezionalità e la capacità di analisi, e per questo quello delle auto a guida autonoma rimane un settore delicato, promettente (ormai tutti, da Google ad Apple, stanno investendo milioni di dollari) ma pieno di dubbi e di incertezze.

Modelli a guida autonoma

Attualmente, le auto a guida autonoma o semiautonoma come le Tesla Model S montano una serie di sensori a lungo raggio, a ultrasuoni, per “disegnare” in tempo reale la situazione intorno alla vettura, come fa un radar. Il GPS permette inoltre di sapere in ogni momento dove si trova il veicolo e agire di conseguenza. Alla base di tutto c’è un cervello elettronico che si occupa di unire e processare i dati così ricavati.

Al momento, le funzionalità di queste vetture non deresponsabilizzano, ovviamente, il guidatore, che rimane attento e vigile.

L’auto a guida autonoma può sterzare all’interno nella propria corsia, gestire freno e acceleratore in autostrada, evitare incidenti grazie alla frenata e allo sterzo automatici. In più si parcheggia da sola. Per cambiare corsia – operazione estremamente pericolosa, se ci si pensa – è invece necessario l’intervento del guidatore, che azionando la freccia dà il via libera alla vettura per spostarsi.

Le auto a guida autonoma o semi-autonoma, come la Tesla Model S con Tesla Autopilot, rappresentano il futuro: vetture sicure e in grado di reagire al traffico in tempo reale. Ci vuole sempre però l’intervento del guidatore per evitare i rischi, e la tecnologia deve ancora fare molta strada.

Ultima modifica: 31 Marzo 2017