Se c’è una cosa che riesce a emozionare sempre è il passaggio delle Frecce Tricolori: è accaduto anche domenica, a Monza, in occasione della grande festa per la vittoria della Ferrari in un Gran Premio d’Italia, evento atteso per nove anni, quando immediatamente prima dello start le nove frecce sono passate con la caratteristica scia verde bianca e rossa sopra la testa di migliaia di tifosi all’autodromo.

Frecce Tricolori, un marchio italiano 

Quello che tuttavia non molti sanno, nemmeno gli italiani, è che le Frecce Tricolori sono state il primo gruppo aerobatico a rivoluzionare il concetto stesso di air show. Le loro radici affondano ai primi anni ’30 e alle acrobazie del comandante del 1° Stormo, il mitico Rino Corso Fougier. Fu lui a dare vita ad alcuni dei disegni che ancora oggi le Frecce ripropongono per mezzo mondo. Solo dopo sono arrivate le Red Arrows inglesi della RAF e i piloti acrobatici tedeschi e francesi.

Le Frecce sono organizzate in uno stormo autonomo dal 1961 e il loro rituale è straordinario. Dieci aerei, nove in aria e uno a terra, quello del comandante che dirige le operazioni e non prende mai parte ai voli di esibizione. Nove aerei e altrettanti piloti ognuno dei quali è definito Pony. Pony #1, Pony #2 e così via: il primo è il capo formazione, dal secondo al quinto sono i gregari, di sinistra e di destra, il sesto e il nono sono i due “fanalini”, il settimo e l’ottavo sono gli ultimi gregari laterali mentre il decimo è il “matto”, il cosiddetto solista, l’unico pilota che per definizione può rompere lo schieramento ed eseguire figure per conto proprio. I piloti e gli aerei inseriti nello stormo in realtà sono sedici: a completare la squadra sono il Supervisore all’addestramento e cinque reclute.

Aerei e avionica italiana

Le Frecce in realtà sono la PAN, Pattuglia Acrobatica Nazionale: la loro sede è a Rivolto, in provincia di Udine. Si esibiscono per eventi istituzionali come la Festa della Repubblica e per veri e propri Air Show, il più straordinario dei quali negli ultimi anni è stato la Giornata Azzurra di Pratica di Mare, purtroppo tagliata sempre più frequentemente per questioni di budget. L’edizione del 2008, voluta dall’allora Capo di Stato Maggiore Comandante Daniele Tei fu memorabile, forse la migliore di sempre.

Volarono una trentina di formazioni acrobatiche oltre cento aerei e piloti tra i quali anche l’Eurofighter. L’aereo della PAN è rigorosamente italiano: dopo i primi sei anni con l’americano F86 Sabre, il piloti delle Frecce hanno volato prima con il G91, un prodotto Fiat e dal 1982 con lo splendido Aermacchi 339 prodotto e assemblato in Italia e sempre con software e parti avioniche progettate nel nostro paese: un gioiello non meno prezioso delle Frecce.

 

Ultima modifica: 17 Settembre 2019