Deportanza: definizione e funzionamento del fenomeno

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Deportanza e portanza: due forze fisiche di cui la prima è il contrario della seconda ma entrambe intervengono nella meccanica di un’auto.

La deportanza è una forza fisica appartenente all’aerodinamica, e la sua definizione enciclopedica – Treccani – è la seguente: “In aerodinamica, portanza negativa, ossia componente della portanza, agente nello stesso verso del peso, su un’ala in volo rovescio”.

Un’altra definizione, più breve e immediata, è quella per cui la deportanza è la forza aerodinamica che agisce in senso contrario alla portanza, quindi si deve partire dal funzionamento di questa per una corretta comprensione.

La portanza è quella forza aerodinamica che permette all’aereo di volare: consiste in una forza che spinge il velivolo verso l’alto a seguito della spinta provocata dalle ali che “raccolgono” l’aria e la incuneano favorendo il sollevamento dell’aereo.

Questa spiegazione è una semplificazione di un fenomeno che vede concorrere più fattori, quali le dimensioni dell’oggetto – l’ala di un aereo – e la sua forma, la pressione dell’aria e il volume del corpo interessato al fenomeno, la velocità in rapporto alla spinta e alla massa dell’oggetto stesso.

Ma cosa c’entra l’aerodinamica con l’auto, quando essa non vola? C’entra eccome, e vediamo il perché.

Se la portanza è una forza aerodinamica verticale che tende a spingere un corpo verso l’alto, la deportanza fa esattamente il contrario.

Affinché un corpo durante il moto, e nel suo impatto con l‘aria, non sia sospinto verso l’alto devono concorrere prima di tutto il peso, quindi la velocità e la sua forma. L’auto è uno di quegli oggetti che è provvisto sia del moto che della velocità, e ha anche un peso, e tutti insieme devono opporsi alla portanza, la forza che potrebbe sospingerla verso l’alto nell’impatto con l’aria.

In virtù di questi principi della fisica, i progettisti di automobili si preoccupano di aumentare la deportanza, la forza contraria che spinge il veicolo verso il basso: per questo il pianale deve essere piatto; il profilo dell’auto deve assomigliare a quello degli uccelli, ossia più basso in testa e più alto in coda; i contorni della carrozzeria devono concorrere a deviare l’aria verso l’esterno evitandone il più possibile l’incanalamento tra il suolo e la “massa sospesa”; l’aggiunta di alcuni accessori, come gli alettoni – il cui verso è opposto a quello delle ali – servono a favorire il processo di incanalamento dell’aria verso la superficie dell’auto aumentando il suo peso gravitazionale.

Concludendo, la deportanza è un fenomeno che permette di controllare la corretta tenuta di strada di un’auto attraverso la sua aderenza al suolo: maggiore è l’aderenza e maggiore risulterà anche la velocità.

Ultima modifica: 25 Settembre 2017