Qual è la differenza tra un’auto NCC, un noleggio con conducente e un taxi? Le differenze sono poche ma abbastanza sostanziali e piuttosto significative: entrambe le licenze vengono concesse dal Comune: il tassista può essere dipendente di una cooperativa, un socio di una azienda di piccola o media dimensione o anche un libero professionista. Deve sottostare a regole ben precise a cominciare dalle tariffe che sono regolamentate dal tassametro in base al tratto di strada percorso, o dai sovrapprezzi, se si esce dal territorio comunale, se si tratta di una corsa notturna o se il cliente porta un gran numero di bagagli. Il noleggio con conducente di fatto è un rapporto esclusivo tra l’autista e il cliente.
La licenza NCC è comunale
Negli ultimi tempi ci sono stati attriti pesanti tra tassisti e autisti NCC in particolare dopo che è entrata in scena Uber, la prima compagnia che ha tentato di togliere alle auto di piazza comunali il monopolio del trasporto nelle città . Ogni comune abilita un certo numero di auto NCC, quasi sempre auto di lusso e ovviamente guidate da autisti con la patente adeguata. La logica iniziale voleva che un’auto NCC, con licenza concessa da un comune, potesse partire e tornare sempre dal territorio del comune di origine. Ma gli autisti NCC con gli anni hanno imparato a conquistarsi la loro clientela lavorando a stretto contatto con ristoranti, teatri e soprattutto alberghi.
In teoria se l’auto NCC è lontana dal proprio Comune o effettua un servizio non direttamente connesso con il proprio territorio, può essere sanzionabile. Ma è un dato di fatto che da diversi anni ci sono molte auto NCC all’aeroporto e si propongono a clienti che magari non vogliono o non possono fare la fila per aspettare il loro taxi. Da questo dualismo sono nati conflitti anche aspri nei parcheggi davanti a stazioni ferroviarie e aeroporti.
NCC non significa essere abusiviÂ
L’arrivo di Uber ha fatto il resto, liberalizzando al massimo il lavoro degli autisti NCC che, contrariamente ai tassisti, spesso arrotondano di notte o nelle giornate di festa, quando non sono previsti servizi. Le auto NCC e i loro proprietari sono obbligati ad avere una patente KB o la cosiddetta patente CQC riservata al trasporto delle persone. Inoltre devono ottenere un’abilitazione dalla Provincia o dalla Regione di residenza che consiste in un esame scritto e orale. Gli argomenti sono davvero basici: conoscenza del territorio, nozioni di meccanica e di primo soccorso. Negli ultimi anni si richiede anche una conoscenza della lingua inglese quanto meno turistica… il minimo sindacale.
Le prove variano da provincia a provincia, ma anche su questo si sta cercando di fare chiarezza per arrivare a un’abilitazione di stato. Quest’ultima da ottenere è relativamente semplice, quanto alla licenza è tutto un altro discorso. Le auto NCC erano nate per servire i professionisti, i manager, attori o vip che necessitavano di discrezione, vetri scuri e una certa eleganza. La possibilità degli autisti NCC di poter trattare personalmente le tariffe rende tutto estremamente elastico. A questo si aggiungono gli autisti abusivi che in diverse città , Roma e Napoli in particolare, sono un vero problema per tassisti e autisti regolari. Quando si viene avvicinati da qualcuno che offre la corsa fuori dalla fila dei taxi, è opportuno che il cliente verifichi sempre che l’auto sia abilitata al servizio e che sia all’interno che all’esterno della vettura deve essere esposto il badge NCC. In alternativa, meglio declinare l’invito.
Ultima modifica: 8 Marzo 2019