Come si calcola e quando rispettare la distanza di sicurezza

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La distanza di sicurezza è lo spazio che deve intercorrere tra due veicoli in marcia per consentire al mezzo che segue di avere tempo e spazio sufficiente di frenata per evitare una collisione in caso di uno stop improvviso. Il rispetto della distanza di sicurezza è uno degli elementi fondamentali del codice della strada ed è diventato di ancora maggiore attualità da quando negli ultimi anni l’utilizzo di telefonini o anche di dotazioni elettroniche dei veicoli hanno considerevolmente aumentato il tempo di reazione dei guidatore, sempre più distratto dagli accessori.

La distanza di sicurezza deve adeguarsi con l’aumentare della velocità

Se è vero che tra veicoli incolonnati e in coda, che viaggiano a passo d’uomo, la distanza di sicurezza può anche essere considerata minima, tra un veicolo e l’altro in marcia regolare devono esserci non meno di venti metri. Che diventano 25 se la velocità del veicolo che segue è di 50 km/h, aumentano a 40 se si viaggia a 90 km/h e diventa di 130 metri se la velocità è pari al limite previsto in autostrada.

Tuttavia è sbagliato pensare che si debba sempre ipotizzare a un valore fisso: se peggiorano le condizioni di guida o del traffico aumenta anche la necessità di aumentare la distanza. In caso di nebbia, di pioggia, di traffico incostante e di code improvvise la soglia di attenzione così come la distanza di sicurezza deve per forza essere proporzionale.

Come si calcola e quando va rispettata

Verificare se si è a una distanza adeguata rispetto al mezzo che precede è abbastanza semplice: basta dare un’occhiata a quelli che sono i segnali a terra, in particolare le linee tratteggiate. Venticinque metri sono pari a circa cinque auto, quaranta metri corrispondono alla lunghezza di due autoarticolati.

Il rispetto della distanza di sicurezza spetta sempre al veicolo che segue; il conducente del mezzo che precede non ne è responsabile e non è tenuto a fare in modo che questa distanza sia rispettata.

Un fattore importante nel calcolo della distanza per motivi di sicurezza è anche il tempo di reazione di chi guida che sarà ovviamente superiori se si è reduci da una cena o se si sta guidando da molte ore e si è particolarmente stanchi per non parlare di chi guida nonostante qualche bicchiere di troppo o peggio.

Un altro fattore che è da considerare è il veicolo; se si è alla guida di un’auto carica di pesi la distanza per frenare sarà evidentemente maggiore, così come se l’impianto frenante non è in condizioni assolutamente perfette.

Ultima modifica: 29 Aprile 2019