Il bollo auto, in un’ipotetica graduatoria delle tasse più odiate si aggiundicherebbe senz’altro un posto di vertice. Si tratta infatti di un’aliquota difficile da digerire per chi è già sottoposto a carichi fiscali rilevanti da parte degli enti competenti in materia di viabilità, spesso ricevendone in cambio strade ai limiti della percorribilità. E che dire se il veicolo resta in garage dodici mesi su mesi senza per questo ottenere esenzione né sgravi? Decisamente consigliabile un approccio zen e acquisire le necessarie informazioni per evitare almeno ulteriori e ancor più indesiderabili aggravi.

Come si calcola il bollo auto

Per capire come calcolare il bollo auto occorre partire dal dato relativo ai chilowatt, la potenza elettrica sprigionata dalla vettura. Si rinviene agevolmente dalla facciata principale del libretto di circolazione ma qualora il dato per qualsiasi motivo non fosse reperibile è possibile quantificarlo dividendo il numero dei cavalli per il valore costante 1,35962.

Necessario inoltre conoscere la classe ambientale del mezzo (da Euro 0 a Euro 6). A questo punto sarà facile un po’ per chiunque arrivare alla definizione della cifra dovuta sulla scorta delle fasce di tassazione stilate in funzione della potenza. Nel dettaglio: i proprietari di autovetture di classe Euro 1 pagheranno da un minimo di €2,90 se la potenza elettrica arriva sino a 100 kW a un massimo di 4,35 euro; per le Euro 2 l’oscillazione va da 2,80 a 4,20 euro per chilowatt.

Così via via a scendere con le Euro 3 che partono da una base di 2,70 euro al kW e si spingono fino a un massimo di 4,05 euro, mentre per le auto meno inquinanti (Euro 4, Euro 5 ed Euro 6) si può partire da quota 2,58 euro con il top di spesa fissato a 3,87 euro. Per i più renitenti alla matematica e i pigri ci sono comunque altri comodi sistemi per calcolare il bollo auto. Si può utilizzare ad esempio il numero di targa della vettura inserendolo sul portale dedicato dell’Agenzia delle Entrate. I link da tenere presenti sono “schede” e “pagamenti” dai quali si accede alla sezione “bollo auto”. Dalla apposita schermata e conoscendo le informazioni di base (numero di chilowatt e classificazione ambientale) si otterrà la somma da versare in uno con le specifiche riguardanti eventuali penalità in caso di morosità. Ulteriore chance è data dall’Automobil Club d’Italia dal cui sito si può effettuare il pagamento in funzione anche della situazione individuale (rinnovo, prima immatricolazione, pagamento integrativo) e della regione di residenza.

Modalità di pagamento

Molteplici anche le opzioni per effettuare il pagamento. Ci si può recare presso la sede provinciale dell’ACI, in posta con apposito bollettino, alle agenzie di pratiche auto o alle ricevitorie – tabaccherie abilitate. Chiaramente l’evoluzione tecnologica digitale ci consente di adempiere al dovuto anche comodamente da casa con i servizi di internet banking. Il bollo auto si paga annualmente con scadenza fissa e deroga ammessa fino all’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento. E’ bene tenere presente che la legge di bilancio 2019 ha introdotto agevolazioni in materia. Chi acquista auto ibride o elettriche beneficerà dell’esenzione totale per tre o cinque anni (a seconda della regione di appartenenza). Sgravi consistenti per chi possiede vetture e moto di interesse storico per i quali l’importo è dimezzato.

Ultima modifica: 6 Dicembre 2019