Auto ecologica: 5 valide ragioni per acquistarla

E’ arrivato il momento di acquistare o cambiare auto e la prima domanda da porsi è sicuramente “nuovo o usato?”, perché, a meno di un budget illimitato, i conti tra esigenze per la famiglia, il lavoro, il tempo libero e soldi in tasca, bisognerà pur farli. E non è detto che se la scelta debba ricadere gioco forza su un’auto di seconda mano, non si possa passare alla seconda domanda da farsi, quella che per certi versi è diventata piuttosto prepotente nello stile di vita che va affermandosi sempre più. E infatti, dopo aver fatto una ricognizione sulle nostre disponibilità finanziarie, viene da chiedersi se non sia meglio, soprattutto se si ha intenzione di tenere a lungo la nuova auto, un’auto ecologica, invece di una diesel o di una benzina di vecchia concezione.

Decisioni per auto ecologica

Se la motivazione preponderante, nella scelta della nuova auto, deve essere il risparmio, attenzione a considerare solo la cifra da investire inizialmente. Analizzando attentamente alcuni aspetti, potreste convincervi che una spesa un po’ più onerosa all’inizio potrebbe ripagarvi negli anni, e nemmeno dopo tanto tempo. Ci sono ottime ragioni per preferire un’auto ecologica, e qui abbiamo provato a riassumerne almeno cinque.
Anzitutto, se si preferisce l’auto ecologica c’è un’altra decisione da prendere: quale? Elettrica, ibrida, a metano, bifuel o ecodiesel?

La decisione dipende molto dal chilometraggio annuale che si compie con l’auto. L’auto elettrica è sicuramente indicata per chi percorre pochi chilometri ma con una certa frequenza e si muove soprattutto in ambito urbano. L’ibrida è una soluzione per chi si muove in città e oltre, con tragitti lunghi. L’auto a metano offre la stessa risposta di un’auto ibrida, così come le vetture alimentate a Gpl/benzina. Il diesel, sebbene siano in corso sperimentazioni confortanti, è destinato nei prossimi anni, almeno in Europa, a uscire dai centri urbani senza farvi più ritorno.

Per parlare di auto ecologica in senso stretto bisogna poi considerare il ciclo di vita completo, dalla produzione, passando per la messa in strada, fino alla demolizione. Ed è notorio come un top manager dell’automotive come Sergio Marchionne fosse tendenzialmente contrario allo sviluppo dell’auto elettrica per la capacità inquinante delle batterie a fine vita. Un dilemma di non poco conto per chi si orienta verso l’auto ecologica per una scelta soprattutto etica.

L’auto ecologica riduce i consumi di carburante

Partiamo dai consumi, che sono la vera molla di ogni ragionamento sul contenimento dei costi. Il carburante pur avendo un “borsino” altalenante, difficilmente tende a calare nei costi, anche perché è gravato dal peso delle accise che costituiscono una quota rilevante. Le auto di nuova generazione sono concepite comunque per consumare di meno, per una maggiore autonomia e sono dotate di una serie di dispositivi elettronici che consentono di mantenere sempre un assetto ottimale anche dal punto di vista dei consumi.

Un’auto ecologica, un’auto elettrica, a metano, a gpl, o ibrida garantisce sicuramente una spesa inferiore a quella prevista per un’auto diesel o a benzina di vecchia concezione. Il metano, per esempio, costa mediamente il 65% in meno della benzina. L’auto elettrica, al netto di possibili ricariche gratuite in alcune zone, a parità di chilometri percorsi, consuma un terzo rispetto a una alimentata a diesel. Un diesel medio percorre 17 chilometri con un litro di carburante, mentre per un motore elettrico sono sufficienti 13 Kwh per 100 chilometri. Nell’ibrido benzina/elettrico i consumi elettrici si annullano quando l’auto procede a benzina, ricaricando le batterie: un abbattimento notevole.

L’auto elettrica senza vincoli

Certamente non siamo di fronte a una moda passeggera: orientarsi su un’auto elettrica già da qualche anno è diventato quasi necessario, soprattutto per chi vive in centri urbani dove i livelli di PM10 sono monitorati costantemente, e lo sforamento dei limiti obbliga le amministrazioni comunali a vietare la circolazione totale, con le cosiddette domeniche a piedi o le targhe alterne, per esempio.

Molti centri storici sono ormai off limits da tempo per le auto, a meno che non siano elettriche. Sappiamo che le emissioni di polveri sottili provengono essenzialmente dai veicoli. Ma non è tuttavia semplice stabilire quali siano le auto che inquinano meno. E dopo lo scandalo sulla alterazione via software dei valori di emissione da parte di alcune case automobilistiche, il famoso dieselgate, solo dal 2017 sono stati adottati test più affidabili, almeno sui veicoli di nuova omologazione. Per essere sicuri della scelta da fare in caso di percorsi essenzialmente urbani meglio orientarsi quindi sull’auto elettrica.

Investimento iniziale e costi di gestione

Quando si è alla ricerca della nuova auto, c’è anche il fattore estetico da considerare. Oggi la scusa dei pochi modelli di veicoli con motori ecologici non regge più. Tutte le case automobilistiche si sono dotate di modelli a basse emissioni. Spaventa sicuramente la spesa iniziale. Rispetto a un modello standard, l’auto ecologica può arrivare a costare anche tra il 15% e il 25% in più. Ma bisogna considerare che un motore a metano ha una vita media più lunga di un’auto a benzina. Le garanzie su un’auto elettrica arrivano fino a otto anni e alcune compagnie assicurative garantiscono condizioni contrattuali migliori alle auto ecologiche. Rapportando il costo iniziale alla spesa per consumi e costi di gestione, il “di più” può essere ammortizzato in poco tempo.

L’auto ecologica come scelta etica

Una maggiore consapevolezza dei rischi legati all’inquinamento ambientale è ormai patrimonio di molti. Non è una moda passeggera e lo dimostra la linea severa sul contenimento delle emissioni di anidride carbonica che le legislazioni nazionali ed europee stanno intraprendendo ormai da anni. Una maggiore diffusione di auto ecologiche e con un ciclo di vita intero a ridotto impatto ambientale, significa migliorare non soltanto le condizioni di vita di ciascuno, ma anche ridurre i costi sociali, come sanità e assistenza.

Prevenire le malattie dovute all’inquinamento ambientale significa anche una minore spesa sanitaria. E veniamo anche all’ultima, e non per importanza, ragione che dovrebbe orientare chiunque sulla scelta di un’auto ecologica: i vantaggi fiscali. Non sono poche le Regioni che hanno adottato agevolazioni sul bollo auto per chi immatricoli un’auto elettrica, addirittura l’esenzione arriva fino a 5 anni.

Ultima modifica: 12 Settembre 2018