Come aprire un noleggio scooter

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Noleggiatori non ci si improvvisa, certo. Ma seguendo un percorso preciso e adeguato, come del resto per ogni altro lavoro, oggi come oggi il centro noleggio scooter può rivelarsi una buona attività. A patto che si rispettino determinate regole e che si abbia voglia di lavorare. Ecco che cosa fare per aprire un noleggio scooter e vivere felici.

Il futuro è il noleggio

Partiamo da un presupposto: il tema del momento, nell’automotive così come nel segmento dei veicoli commerciali, passando per gli scooter, le biciclette e i veicoli industriali, è proprio il noleggio. Si sta infatti assistendo a un cambiamento epocale: la tendenza è quella di usare i veicoli, senza possederli. Basti pensare al car sharing che, per lo meno nelle grandi città, è sempre più diffuso, perché è sempre più condiviso il dogma: “pago al consumo”. D’altro canto, il noleggio – sia esso di lungo o breve periodo – conviene: a fronte di una spesa (il cosiddetto canone) fissa, si utilizza il veicolo in questione, senza doversi preoccupare di assicurazioni, costi di manutenzione, ecc.

Quando il veicolo non serve più, torna al noleggiatore, che procederà con un nuovo noleggio verso terzi. Dunque, ricapitolando, gli utenti della strada sono sempre più convinti: basta alle ingenti spese per acquistare un veicolo, meglio noleggiarlo all’occorrenza.

Noleggiare due ruote

Ma che cosa deve fare chi vuole diventare noleggiatore di scooter? Nulla di diverso da chiunque voglia aprire una qualsiasi attività: occorre per prima cosa trovare uno spazio che non sia soltanto adeguato per l’attività che si intende mettere in piedi, ma che abbia anche un buon potenziale (posizione strategica, visibilità, ecc.). Una volta individuato lo spazio, prima di procedere al suo acquisto o al suo affitto, occorre aprire la partita Iva e quindi iscriversi alla camera di commercio. Dopo di che occorrerà mettere in piedi la flotta: visto il periodo storico particolare in cui ci si trova, meglio puntare sugli scooter elettrici, in questo momento molto appetibili. In ogni caso, meglio una flotta mista, in modo da poter accontentare le esigenze di tutti.

Quanto alla consistenza della flotta, per saggiare il mercato, meglio partire con numeri piccoli per poi crescere pian piano. Dopo di che occorrerà farsi un po’ di pubblicità – istituzionale, social, passaparola – e garantire fin da subito un servizio impeccabile: solo così si potrà dare avvio a un’attività di successo.

Ultima modifica: 13 Dicembre 2018