Cosa significano i numeri sui pneumatici

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Capita spesso di dover ricorrere al nostro gommista di fiducia per un problema agli pneumatici: per un controllo della pressione, per riparare una foratura o per sostituire quelli ormai usurati.

Con particolare riferimento alla sostituzione degli pneumatici, tendiamo ad affidarci ad un professionista che ci aiuti nella scelta del treno di gomme da acquistare, ritenendo l’addetto ai lavori l’unico in grado di riconoscere il modello adatto ed economicamente più vantaggioso per la nostra autovettura.

Tuttavia, è possibile dotarsi degli strumenti conoscitivi utili ad individuare gli pneumatici che possono fare al caso nostro, potendo contare sulla possibilità di rivolgerci autonomamente a più rivenditori, alla ricerca del prezzo più vantaggioso.

Per fare ciò, sarà importante, innanzitutto, riconoscere il modello che può essere montato sulla nostra autovettura, per poi poterci districare in un mercato affollatissimo di tipologie dalle svariate caratteristiche e che forniscono disparate prestazioni: muterà il diametro, il livello di velocità massima, l’aderenza sul bagnato e il carico che lo pneumatico potrà sopportare.

Vediamo quali sono gli indicatori per riconoscere qualsiasi modello.

Sul dorso dello pneumatico (ovvero la parte più esterna) troveremo stampato a grandi lettere il nome del produttore. Vi troveremo, altresì, il codice del modello, molto spesso individuato da un nome convenzionale affiancato ad un codice alfanumerico.

Sempre sul dorso potremo individuare, qualora il produttore lo preveda, una sigla corrispondente alle classificazioni dello pneumatico:

  • P per autoveicoli per il trasporto passeggeri
  • T per il ruotino di scorta temporaneo;
  • LT per autocarri leggeri.

Ancora, un accoppiamento di cifre ci rivelerà la larghezza e l’altezza della spalla della gomma, subito dopo la destinazione d’uso (es. P 225/50). La prima cifra (composta da 3 numeri) oscillerà tra 145 e 225, mentre la seconda cifra (composta da 2 numeri) sarà individuata nell’intervallo tra 45 e 75.

Accanto a tale accoppiamento di cifre troveremo la lettera che indicherà la struttura interna della gomma, che potrà essere a carcassa radiale (R) o a tele incrociate (B).

Immediatamente dopo, un numero ci rivelerà il diametro del interno dello pneumatico.

Sempre lungo il dorso dello pneumatico, troveremo impresso un numero indicante la capacità di carico e dunque il peso massimo che gli pneumatici possono sopportare. Questa cifra non è espressa in chilogrammi, ma dovrà essere convertita utilizzando una tabella di conversione.

Il codice di velocità, infine, è l’indicatore della velocità massima che gli pneumatici possono sostenere. Ad esempio al codice S corrisponde una velocità non superiore a 180 km/h, mentre il codice Y si riferisce a velocità non superiori a 300 km/h.

Ultima modifica: 6 Settembre 2018