Brt immagina il futuro dopo la pandemia, e punta su una rivoluzione sostenibile della logistica. Spazio a veicoli elettrici e a gas naturale per le consegne, con una modernizzazione della flotta (più di 3.800 veicoli entro il 2025) e la dotazione di oltre 170 filiali di colonnine di ricarica elettrica, oltre al progetto Respire per misurare le emissioni di CO2 e la qualità dell’aria in alcune città italiane, grazie all’installazione di centraline mobili montate sui mezzi.
A Bologna sono già in circolazione soltanto veicoli sostenibili al 100% all’interno del centro storico: 60 furgoni elettrici o a gas naturale, tre ‘cargo-bike’ a pedalata assistita e due ‘Smart Urban Depot’ (punti di ritiro diretto per il destinatari e di distribuzione delle cargo-bike).
Il colosso della logistica – nato a Imola e controllato da gennaio 2020 per l’85% dai francesi de La Poste, attraverso Dpd – prevede così la mobilitazione di 350 milioni di euro, per un investimento sul lungo periodo che punta al consolidamento sul mercato B2B e a una crescita del segmento B2C, oltre che sulla digitalizzazione e sulla centralità del cliente. Il tutto, in un quadro che con la pandemia ha visto il settore del ‘trasporto espresso’ crescere del 12,4% rispetto al 2019, grazie all’aumento delle consegne e dei flussi generati dall’e-commerce, con il segmento ‘prodotti’ arrivato a raggiungere 30,6 miliardi di fatturato.
«Spesso ci siamo sentiti dire di voler tornare alla normalità, ma forse la verità è che quella normalità non c’è più: il mercato è molto cambiato», ragiona Dalmazio Manti, ceo di Brt, che aggiunge: «Nel 2020 abbiamo raggiunto un miliardo e 550 milioni di fatturato e una quota di mercato intorno al 23%, ora guardiamo ancora avanti».
E sul Green Pass, che ha creato non poche difficoltà alla logistica e ai trasporti, replica: «Brt ha un esercito di 22mila tra addetti, ‘driver’, dipendenti. C’è stata grande preparazione e una risposta importante per quanto riguarda l’aumento delle vaccinazioni, senza grossi problemi né mancanza di conducenti. Abbiamo retto l’impatto».
Le consegne sostenibili di Brt
Una realtà che mira all’obiettivo di diventare leader per quanto riguarda le ‘consegne sostenibili’. «Brt è già 100% ‘carbon neutral’, grazie ai due impianti di compensazione delle emissioni presenti in India e Brasile – spiega Marco Zanazzi, chief marketing officer di Brt -. Entro quest’anno anche a Verona, Torino, Bergamo e Genova consegne 100% sostenibili. Nel 2022 l’obiettivo è fare lo stesso anche con Roma e Milano».
di Francesco Moroni
Ultima modifica: 3 Novembre 2021