Caro prezzi CNG, Federmetano in audizione al Senato

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Caro prezzo metano per autotrazione: Dante Natali, Presidente Federmetano, ha portato avanti le istanze del settore durante l’Audizione Informale presso la 10ª Commissione Industria, commercio, turismo del Senato della Repubblica

A fronte dell’aumento dei prezzi di mercato del gas Federmetano chiede a Governo e Istituzioni interventi mirati, che possano tutelare nell’immediato l’utenza e salvaguardare un settore eccellente e vitale per l’economia del Paese.

È necessario agire subito per far fronte a una situazione che non ha precedenti, a ribadirlo il Presidente dell’Associazione, Dante Natali, in occasione dell’Audizione Informale presso
la 10ª Commissione Industria, commercio, turismo del Senato della Repubblica, tenutasi martedì 19 ottobre.

Le persone hanno scelto e continuano a scegliere il metano per auto, a dimostrarlo un parco circolante che dalle 658.000 autovetture a CNG nel 2011 è arrivato a 1.100.000 di mezzi, alimentati a CNG e LNG, nel 2021. Un parco veicolare retto da una rete distributiva che, se nel 2011 contava 796 punti vendita CNG, oggi ne vanta quasi 1.500 (di cui 104 LNG) dislocati sul territorio nazionale.

Un comparto, dunque, che nel corso di 10 anni ha raggiunto numeri importanti e che ora è pesantemente colpito dall’incremento del prezzo della materia prima. Un incremento che dal 1° ottobre ha costretto gli impianti di distribuzione a portare il prezzo finale ben oltre la soglia cui l’utenza era abituata – arrivando a una media di circa €/kg 1,599.

Dante Natali nuovo presidente Federmetano
Dante Natali, presidente Federmetano

“Siamo qui per chiedere un intervento al Governo che ci consenta di superare questa situazione di emergenza. Quanto sta accadendo ha ripercussioni su un settore che conta 20.000 addetti. Rischiamo la stasi se non il regresso della rete distributiva che, ricordo, non serve solo a veicolare il metano di origine fossile ma anche il biometano – a impatto zero dal punto di vista delle emissioni di C02 – e un domani miscele idrogeno – metano, andando così a rispondere alle esigenze di decarbonizzazione che riguardano tutti noi. Già oggi il nostro settore contribuisce in modo notevole al perseguimento di una mobilità sostenibile, con un attuale 20% di biometano che alimenta i mezzi a metano circolanti”- ha evidenziato il Presidente di Federmetano Dante Natali in Audizione.

Ma come uscire dalla crisi attuale?

Oltre a proposte che possono essere attuate nel medio-lungo periodo, Federmetano ha ribadito l’urgenza di mettere in campo misure che abbiano effetti nel breve termine:

“a noi serve un intervento che abbia un immediato riscontro per la nostra utenza, che è il principale patrimonio che abbiamo. Chiediamo un azzeramento e uno slittamento del contributo Gestione Fondo Bombole.

Ma soprattutto è fondamentale che l’IVA agevolata al 5%, prevista dal Decreto Legge Salva bollette, possa essere applicata anche all’uso autotrazione con la possibilità di traslare questo beneficio all’utenza finale.

È necessario, inoltre, individuare ulteriori misure per contenere gli effetti negativi del rincaro sul settore dell’autotrasporto, per il quale la proposta di riduzione dell’aliquota IVA non produrrebbe effetti. Bisogna sostenere autotrasportatori che, attenti all’ecologia, hanno acquistato mezzi alimentati a metano liquefatto.

Chiediamo, infine, che le agevolazioni indicate perdurino fino al 1° trimestre del 2022” – continua Natali, per poi concludere che – “abbiamo operatori che hanno dovuto chiudere l’impianto, con grande disagio per un’utenza che se ha scelto il metano lo ha fatto anche per motivi economici, oltre che ambientali. Non dimentichiamo che il metano per auto è da sempre utilizzato dalle famiglie, da quelle stesse persone raggiunte dal Decreto Legge Salva Bollette

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Ultima modifica: 25 Ottobre 2021