Detroit: Marchionne lancia nuove sfide Alleanze e Alfa negli Usa dal 2009

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E’ arrivato al primo salone dell’auto del 2007 da vincitore. L’ad di Fiat Auto, Sergio Marchionne, non ha voluto commentare l’attuale difficile situazione dell’industria americana, ma ha tenuto a rimarcare che il gruppo Fiat era dato per spacciato solo tre anni addietro, mentre adesso e’ uno dei piu’ solidi.
“Comunque, per come conosco io gli americani sono sicuro che riusciranno a risollevarsi e tornare competitivi”. In effetti l’industria americana sta soffrendo l’attacco, in modo particolare dellaToyota che proprio a Detroit ha annunciato di non solo voler costruire l’ottavo stabilimento negli States, ma anche un nono per arrivare a produrre, in loco, oltre il 60% delle auto vendute in America.
Un ‘industria a stelle e strisce in difesa?
“Tutti sappiamo che i giapponesi si muovono come una macchina da guerra, ma la concorrenza e’ giusto che ci sia. Noi abbiamo fatto un grosso lavoro e abbiamo dimostrato che con la qualita’, lo stile e essenzialmente un ottimo parco venditori si puo’ andare in alto”.
Dopo Ferrari e Maserati anche Alfa negli Usa.Si possono ipotizzare date certe?
“Credo che sara’ difficile una presenza Alfa al salone di Detroit 2008, ma posso assicurare che dal 2009 le Alfa saranno in vendita negli Usa. Sono qui con Baravalle (responsabile marchio Alfa ndr) per cominciare a gettare le basi”.
Con quali obiettivi?
“Inizialmente pensiamo di arrivare a quota 20.000, ma con i modelli che arriveranno pensiamo di andare molto piu’ avanti”.
Intanto la nuova Maserati Automatica fara’ da cavia. Crede che riuscira’ a tenere alto il livello di immagine del gruppo Fiat?
“Guardi che il lavoro fatto sulla Quattroporte e’ stato talmente approfondito che posso affermare che, in fatto di qualita’, la Maserati fa concorrenza alle tedesche. Senza tema di essere smentito. Cosi’ gli americani conosceranno l’alto livello qualitativo raggiunto dal nostro gruppo”.
Fra pochi giorni arrivera’ la cartina di tornasole: il lancio della nuova Bravo
“Ecco ha toccato il punto giusto. Lo stabilimento di Cassino sta lavorando in modo unico, come credo nessuno altro concorrente sia in grado di fare in questo momento nel mondo. La Bravo e’ una macchina di sostanza. Io la trovo bellissima e soprattutto ben fatta”.
Intanto si legge che anche negli Usa si sta andando verso vetture medie con consumi contenuti . Il regno della Toyota, ma soprattutto della Fiat?
“Stiamo parlando di Fiat in America? Bene. Sarebbe la realizzazione di un mio sogno. Ma non abbiamo i modelli adatti per gli Usa. Non dal punto di vista qualitativo perche’ oggi noi siamo al vertice. Mancano alcune prerogative normative. Pero’ non chiudiamo le porte a questa ipotesi. Che naturalmente sara’ piu’ lontana”.
A settembre uscira’ la 500 sul cui pianale verra’ realizzata la Ford Ka. Non le e’ parso strano che il nuovo responsabile Ford Mulally sia andato a parlare con Toyota?
“Noi abbiamo accordi con molti concorrenti. E’ giusto che sia cosi’ e non temiamo affatto che nostri partner trovino accordi altrove. Anche perche’ noi andremo ancora avanti per la nostra strada”.
Questo significa che presto annuncera’ nuovi accordi?

Riguarderanno l’auto?
“Uno sicuramente si”.
Crede che con l’auto si possa ancora guadagnare?
“Sicuramente si”.
Anche in casi come per lo stabilimento di Termini Imerese?
“E’ un problema che dobbiamo risolvere perche’ la zona e’ carente di tutto, dai servizi, alle infrastrutture. Per questi motivi i costi e la movimentazione dei prodotti sono eccessivi . Non abbiamo intenzione di produrre in rimessa. Troveremo, anche qui la strada giusta. “

Dall’inviato Piero Campani

Ultima modifica: 16 Novembre 2017