General Motors non chiudera’ nessuno dei suoi cinque impianti in Europa. Cosi’ il gruppo USA a seguito di un incontro con i sindacati. Come contropartita, ha indicato il delegato del consiglio di fabbrica di Opel, la controllata tedesca di GM, sono chiesti sacrifici ai dipendenti a livello di salari e orari.
Il gruppo vuole ridurre i costi di 450 milioni di euro all’anno entro il 2010 e a migliorare sensibilmente la produttivita’ in Europa.
GM non ha pero’ escluso nuovi esuberi nonostante i 12mila tagli gia’ realizzati dal 2004.

Il gruppo ha stabilito il piano di produzione dei prossimi anni che prevede che il suo modello ‘faro’, la Astra, venga assemblata dal 2010 in quattro stabilimenti invece degli attuali cinque: a Bochum, in Germania (4.900 addetti), Trollhaettan (2.150, Svezia), Gliwice (2.800, Polonia) ed Ellesmere (2.200, Gran Bretagna).
Il sito di Anversa, in Belgio (4.500 addetti circa), non e’ invece coinvolto dal progetto, il che comportera’ una riduzione della produzione gia’ da quest’anno. In questo ambito GM ha detto che verranno avviati colloqui con le rappresentanze sindacali, il che “potrebbe tradursi nel taglio di 1.400 posti”. Attualmente il sito di Anversa produce l’astra a 3 e 5 porte e due versioni, inclusa la cabrio, di questo modello. In futuro, ha comunque assicurato GM, altri modelli, ancora da stabilire, saranno destinati allo stabilimento.
Astra copre quasi il 25% delle vendite di General Motors in Europa. Per la produzione della nuova generazione del fortunato modello GM ha previsto investimenti per 3,1 miliardi di euro con miglioramenti della produttivita’ pari al 30%.
Il responsabile di GM Europe, Carl-Peter Forster
, ha osservato che “il settore dell’auto resta molto impegnativo e GM Europe deve continuare a essere focalizzata su miglioramenti di efficienza e produttivita’ per essere competitiva”.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017