Montarle in caso di neve ma anche quando la temperatura scende sotto 7 gradi
{{IMG_SX}}E’ ora di passare alle gomme “invernali” anche se non ha ancora nevicato. E’ la temperatura ambiente a suggerirne l’utilizzo. Descriviamo i molti vantaggi per la sicurezza ed il confort. Abbiamo gia’ scritto che con l’avvento dei pneumatici invernali “termici” , il discriminante per decidere se mettere le gomme invernali o tenere quelle da asciutto e’ molto semplificato. Non bisogna indovinare se nevichera’ o meno. Basta guardare alle temperature minime: se sono previste sotto i 7°C e’ ora di passare all’invernale “termico”. Perche’? Perche’ queste gomme, gia’ buone sull’asciutto, tali rimangono anche al di sotto di questa temperatura, laddove le gomme da asciutto e persino le “vecchie” “gomme da neve” decadono paurosamente. Le gomme “termiche” infatti, per via della nuova mescola del battistrada, restano elastiche, non si induriscono sotto i 7°C e dunque utilizzano sempre al massimo le doti di aderenza che derivano dall’avere uno speciale disegno battistrada “lamellato” a livello macroscopico e una mescola battistrada “porosa” a livello microscopico. La mescola poi ha anche una particolare formulazione chimica. Le doti dei pneumatici invernali si dimostrano convincenti gia’ in questa stagione, in novembre, sia sul ghiaccio che sul bagnato, e sul fondo stradale “freddo”, come e’ stato possibile verificare presso l’autodromo Riccardo Paletti a Varano de’ Melegari sia in prove tecnicamente ineccepili che in prove a sensazione. Secondo il “Codice della strada”, le gomme invernali sono alternative alle catene ma nella pratica, esistono differenze sostanziali.
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Catene o gomme invernali? Le catene, ovviamente, costano di meno e ne bastano due, sull’asse motore; pero’ la velocita’ massima consentita e’ di 50 km/h e se non si e’ allenati non si riesce a montarle facilmente e in tempi brevi. Su una strada piena di gallerie e’ consigliato di togliere e mettere di frequente le catene che, in assenza di neve come nei tunnel andrebbero smontate (per procedere veloci) e poi subito rimontate all’uscita e cosi’ via.
Le gomme invernali che devono essere obbligatoriamente quattro per evitare decadimenti insopportabile e problemi di stabilita’ trasversale. Tenendo conto che durante la vita della vettura si consumeranno almeno due treni di pneumatici nulla vieta che oltre al treno di primo equipaggiamento che equipaggia l’auto da nuova, si acquisti l’altro di “invernali”, da utilizzare alla prima stagione “fredda”, completando cosi’ la dotazione per un centinaio di migliaia di kilometri. Accanto a Pirelli e Bridgestone, che avevamo gia’ testato l’anno scorso, abbiamo provato ora, con doti analoghe, Michelin, Continental, GoodYear, Marangoni e Yokohama, tutte marcate ovviamente “M-S”(dall’inglese fango e neve, ma vanno molto bene anche sul ghiaccio), a testimonianza che ormai la tecnologia delle “termiche” e’ diffusa a tutti i piu’ importanti produttori.Â
Ultima modifica: 16 Novembre 2017