Accord sposa il cambio automatico

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Ad uno dei modelli piu’ tecnologici del segmento D Premium oggi in circolazione, la Accord della giapponese Honda, mancava un moderno cambio automatico

{{IMG_SX}}Ad uno dei modelli piu’ tecnologici del segmento D Premium oggi in circolazione, la Accord della giapponese Honda, mancava un moderno cambio automatico, quasi obbligatorio per le richieste della clientela in molte parti del mondo ed ora in forte crescita di consensi anche in Italia. I tecnici Honda hanno provveduto prontamente, ampliando pero’ in corso d’opera l’intervento sui motori (maggiore potenza e minori consumi), sul telaio, sulla linea, sulla carreggiata, sui materiali di pregio nell’abitacolo, sugli accessori e soprattutto sulla sicurezza (con la conquista di 5 stelle EuroNCAP per i passeggeri, 4 stelle per i bambini trasportati e 3 stelle per la protezione dei pedoni). In altre parole: se non siamo di fronte ad un modello nuovo, poco ci manca anche se l’immagine esterna e’ restata quasi invariata.

 

{{IMG_SX}}Infatti l’allargamento della carreggiata e l’abbassamento del baricentro, uniti ai passaruota piu’ pronunciati, conferiscono alla Accord una linea muscolosa e trasmettono un senso di solidita’ pur mantenendo il design della versione precedente. Dei tre motori disponibili (2.0 e 2.4 a benzina, 2.2 diesel) l’interesse maggiore si concentra su quello a gasolio dal momento che il 70% delle vendite previste saranno con questa motorizzazione. E’ un diesel di seconda generazione (Intelligent Diesel Technology) compatto, leggero e silenzioso, veloce (212 km/h), scattante (da 0 a 100 in 9,6″) e poco assetato (17,8 km/l nel ciclo misto). Riscontri interessanti in rapporto alla potenza (150 cv) anche se con l’adozione del cambio automatico (in alternativa al manuale a 6 marce) i dati peggiorano leggermente. Ha sorpreso la scelta di un automatico a soli 5 rapporti visto che oggi in circolazione se ne trovano soprattutto a 6 e a 7 marce, ma una volta provato su strada si e’ dimostrato efficiente e piacevole con le diverse opzioni (solo automatico, sport con rapporti piu’ corti e solo manuale con le levette dietro il volante). L’automatico a 5 marce, hanno sottolineato i tecnici Honda, e’ piu’ leggero e proporzionato ad una potenza di 150 cv. La versione station wagon (che in Casa Honda chiamano Tourer) dovrebbe essere la piu’ gettonata: punta a fare concorrenza per spaziosita’ ed eleganza alle blasonate Audi, BMW e Mercedes di pari categoria. Non e’ un fulmine, ma offre un confort di marcia ed un piacere di guida decisamente elevati.

 

A queste qualita’ la Accord unisce una dotazione straordinaria di tecnologia: accanto al sistema di controllo della stabilita’ ora integrato dal servosterzo elettrico troviamo quello per il mantenimento della corsia (una telecamera “legge” le righe bianche sull’asfalto e se c’e’ un accenno di sbandata provvede ad avvertire il pilota e quindi interviene con una correzione automatica dello sterzo); poi il controllo adattivo della velocita’ (attraverso l’azione di radar anteriori mantiene una distanza prefissata dall’auto che precede) ed infine il sistema frenante per attutire gli urti (se ci si avvicina troppo al mezzo che sta davanti le cinture si tendono e la centralina elettronica impone una frenata in vista di un possibile tamponamento). Non basta: se un’eventuale rimorchio incomincia a sbandare, viene rimesso in carreggiata, mentre per le retromarce c’e’ la telecamera che mostra costa sta dietro l’auto. Prezzi sostenuti, ma in linea con la ricca dotazione di tecnologia e di materiali di pregio. Si parte da 26.200 euro per i benzina (per salire a 36.100); da 27.900 per i diesel fino a 36.200 per la versione al top (Esecutive) con il cambio automatico. Tra berlina e station wagon (Tourer) una differenza di 2 mila euro. Porte aperte negli show room Honda il 31 gennaio

Ultima modifica: 16 Novembre 2017