Omoda & Jaecoo portano l’ibrido “super” a Milano

di Luca Talotta

Milano diventa il palcoscenico del futuro secondo Omoda & Jaecoo. Con la Super Hybrid Night all’Alcatraz, il marchio cinese ha acceso i riflettori sull’universo SHS (Super Hybrid System), un’architettura pensata per unire il meglio di due mondi: SHS-H, il full hybrid che non richiede ricarica esterna, e SHS-P, l’ibrido plug-in di nuova generazione.

La strategia è chiara: offrire agli automobilisti una gamma capace di spaziare dal quotidiano in città ai lunghi viaggi, con tecnologie elettrificate avanzate. Sulla carta, numeri e promesse sono forti. Ma chi guida davvero sa che l’ibrido non vive di slide o di luci sceniche: servono dati trasparenti, manutenzione accessibile e un’assistenza diffusa. 

Omoda & Jaecoo, 6 nuove ibride al debutto alla Super Hybrid Night di Milano

I modelli protagonisti: dall’Omoda 5 alla Jaecoo 9

La vera novità italiana è la Omoda 5 SHS-H, un SUV full hybrid con motore 1.5 TGDi a ciclo Miller e due unità elettriche, per una potenza totale di 224 CV e consumi dichiarati di 5,3 l/100 km WLTP. Autonomia complessiva? Oltre 900 km. Due gli allestimenti al lancio, Pure (28.500 €) e Premium (31.500 €), entrambi con pacchetto ADAS completo e doppio display da 12,3”. Bene la dotazione, ma sarà fondamentale capire se i consumi reali confermeranno quanto promesso.

Accanto alla Omoda, spazio anche alla Jaecoo 5 SHS-H, SUV compatto con un’impostazione outdoor, trazione anteriore e dimensioni a metà tra B-SUV e C-SUV. Il mix benzina+elettrico eroga fino a 204 CV, con batteria da 1,8 kWh. Design deciso, bagagliaio da 480 a 1.180 litri, tetto panoramico e materiali pensati per la vita attiva. Una proposta concreta per famiglie e chi cerca spazio senza sacrificare tecnologia.

Omoda 5 SHS-H
Omoda 5 SHS-H

Sul fronte plug-in (SHS-P), brillano i modelli di fascia superiore:

  • Jaecoo 7 SHS-P, già best seller con oltre 1.200 km di autonomia combinata e 108 km in modalità elettrica;
  • Omoda 7 SHS-P, atteso nel 2026, con un design che strizza l’occhio all’arte digitale e un abitacolo ipertecnologico;
  • Jaecoo 8 SHS-P, SUV a 7 posti di lusso moderno, capace di coniugare comfort premium e capacità off-road;
  • Omoda 9 SHS-P, l’ammiraglia con oltre 500 CV di potenza ibrida, accelerazione 0-100 in 4,9 secondi e autonomia EV fino a 145 km. 

Promesse tecniche: efficienza o slogan?

L’universo SHS colpisce con numeri impressionanti: consumi ridotti, autonomie record, coppia generosa e batterie LFP sulle versioni plug-in. Ma chi compra non deve farsi incantare: i valori WLTP sono spesso lontani dalla realtà quotidiana.

Su un PHEV, per esempio, i 1.200 km combinati significano sommare benzina ed elettrico in condizioni ideali. In autostrada, con batteria scarica, i consumi restano quelli di una termica efficiente: intorno ai 6 l/100 km. Per sfruttare davvero i vantaggi serve ricaricare spesso e usare l’elettrico in città.

Allo stesso modo, i full hybrid come Omoda 5 o Jaecoo 5 andranno messi alla prova su cicli reali: traffico urbano, percorrenze miste, lunghi tragitti autostradali. Solo così si vedrà se i 5,3 l/100 km dichiarati sono sostenibili o restano sulla carta.

La sfida vera: rete e valore residuo

Oltre alla tecnologia, ciò che davvero fa la differenza è la fiducia del cliente. Omoda & Jaecoo hanno annunciato 105 contratti firmati con dealer italiani e l’obiettivo di arrivare a 110 punti vendita entro fine 2025. È un buon inizio, ma per chi compra conta la concretezza: tempi di consegna ricambi, rapidità dell’assistenza, chiarezza nei costi di manutenzione.

La garanzia di 7 anni/150.000 km (8 anni/160.000 sui componenti elettrici) è un segnale forte, così come il centro logistico ricambi di Basiano. Ma resta il nodo del valore residuo: quanto varranno queste auto tra 4-5 anni sul mercato dell’usato? Qui la storia dei marchi emergenti è ancora tutta da scrivere, e il rischio di svalutazioni pesanti non può essere taciuto.

Una transizione che deve convincere, non solo stupire

Omoda & Jaecoo con la Super Hybrid Night hanno dimostrato di voler giocare da protagonisti nel mercato europeo. Tecnologie evolute, gamme articolate, prezzi competitivi: ingredienti ci sono. Ma per gli automobilisti italiani, spesso scottati da slogan ecologici trasformati in costi nascosti, la vera sfida è una sola: trasformare le promesse in fatti.

Consumi reali, rete affidabile, valore nel tempo. Sono questi i tre punti che decideranno se l’universo SHS sarà davvero “super” anche per chi paga bollo, assicurazione e rate ogni mese.

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Ultima modifica: 19 Settembre 2025