di Gianluca Sepe
Che si trattasse di una fuoriclasse lo si era capito dal primo momento in cui a Sant’Agata Bolognese hanno tolto i veli alla loro nuova creatura ma è in pista, al volante, che ci si rende conto di come la nuova Lamborghini Temerario sia veramente in grado di fissare un nuovo riferimento, forse al momento assoluto, per quel che riguarda questo tipo di vetture.
Un compito non facile visto che raccoglie l’eredità di uno dei modelli di maggior successo del Toro pensionando di fatto quel V10 aspirato tanto amato dai clienti. Eppure con questo nuovo V8 made in Sant’Agata la Lamborghini Temerario sa come far dimenticare la sua illustre antenata.

La nuova otto cilindri ibrida plug-in ha un design più incisivo nella parte frontale, richiamando sempre le forme geometriche caratteristiche del linguaggio stilistico della casa di Sant’Agata Bolognese.
All’anteriore di Lamborghini Temerario infatti si nota subito come sia stato accentuato l’effetto shark-nose, con i gruppi ottici diurni ad esagono che integrano prese d’aria specifiche, pronte a lavorare in abbinamento alle altre soluzioni presenti nella parte bassa per contribuire al raffreddamento delle componenti meccaniche e di trazione. Poco sopra si stagliano invece i matrix LED che rappresentano la firma luminosa della vettura.

La vista laterale di Lamborghini Temerario evidenzia sempre una linea unica che dal frontale porta alla coda, un effetto ad arco che richiama la tradizione e che in questo caso arriva al posteriore dove ritornano le forme esagonali, sia per le luci che per il terminale di scarico.
Come da tradizione per il marchio del Toro, si è fatto ampio uso di materiali compositi e leggeri per ridurre il peso e aumentare il rendimento: dal nuovo telaio totalmente in alluminio, alle componenti in fibra di carbonio. Da questo punto di vista poi c’è anche l’allestimento Alleggerita, che toglie 25 kg dalla bilancia grazie ad uno spoiler posteriore in polimeri di fibra di carbonio e il materiale composito utilizzato ampiamente anche per i pannelli sottoscocca, per le minigonne e per il cofano posteriore.

Dal punto di vista aerodinamico invece, oltre agli elementi già citati, si è lavorato sulle forme specifiche del cofano posteriore ma anche su un canale integrato nel tetto che guida i flussi verso lo spoiler integrato in coda. In questo modo la Temerario ha una deportata migliorata del 103% rispetto alla Huracan EVO.
Per chi ha già avuto il privilegio di salire a bordo di una Revuelto, entrare in una Temerario potrà sembrare in parte familiare, con il volante arricchito da i rotori per controllare alcune delle logiche di funzionamento della powertrain e ovviamente le modalità di guida. Sulla nuova V8 del Toro ritroviamo poi anche un comando specifico per quel che riguarda il Launch Control, indicato da una bandiera a scacchi e soprattutto per i Drift, con una modalità specifica e tre livelli di funzionamento.

Grazie all’asse anteriore elettrico infatti viene dato supporto al pilota in fase di impostazione, per preparare Lamborghini Temerario a svolgere la manovra nelle condizioni migliori possibili. Lato tecnologia ritroviamo invece tre schermi: da 12,3’’ il quadro strumenti, da 8,4’’ il touch screen del sistema di infotainment e infine un altro display davanti al passeggero da 9,3’’. Da quello del sistema multimediale, che ha orientamento verticale, tramite un semplice swipe, si possono trasferire contenuti sul driver display oppure su quello aggiuntivo del passeggero.
Quello che impressiona di più però è la nuova logica degli spazi di Lamborghini Temerario : rispetto alla Revuelto, qui c’è molto più spazio, sia per le gambe che per la testa ma anche una posizione di guida ribassata e l’opportunità di riporre dietro alle sedute trolley o bagagli per i viaggi più lunghi. Anche il volante ora ha un orientamento più verticale, razionalizzando di fatto l’ambiente ma rendendolo comunque il più confortevole possibile. Finiture e materiali poi aprono ad un modo fatto di infinite possibilità di personalizzazione, con il programma Ad Personam in grado di andare incontro a qualsiasi desiderata dei clienti.
Questa autentica fuoriclasse porta poi in dote la novità più grande per la gamma del Toro, il nuovo V8 costruito e ingegnerizzato interamente a Sant’Agata Bolognese con una powertrain ibrida composta appunto dall’otto cilindri e da tre motori elettrici, uno collocato tra l’unica termica e il cambio doppia frizione a otto rapporti mentre gli altri due formano il cosiddetto e-axle all’anteriore.
Intervengono in diverse fasi non solo per la trazione integrale e per la propulsione in full electric quando richiesto ma anche per frenata rigenerativa e per la ricarica della batteria da 3,8 kWh. L’asse anteriore di Lamborghini Temerario gestisce anche il torque vectoring, offrendo stabilità nelle curve ad ampio raggio e agilità in quelle più strette.
La potenza complessiva di sistema è di 920 cavalli, 800 CV frutto del solo V8, disponibili tra 9.000 e 9.750 giri/minuto con il limitatore appunto 10.000 giri/min. 730 Nm di coppia massima mentre le performance parlano di uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 2,7 secondi, lo 0-200 coperto in 7,1 secondi e una velocità massima di 340 km/h.
Precisa, tagliente ma mai scontata, Lamborghini Temerario ha il giusto carattere racchiuso in dimensioni compatte. La powertrain offre l’impressione di avere alle spalle un motore in grado di una progressione quasi infinita, con un sound ottimizzato proprio per rendere più che coinvolgente l’esperienza al volante.

Lamborghini Temerario, ecco come va
E’ sul lungo rettilineo che si può scatenare tutta la potenza di questo Toro: uscire bene dalla Parabolica Ayrton Senna significa essere già oltre i 200 km/h all’altezza delle tribune e poi avere ancora tanto spazio per osare. Si superano i 300 km/h e solo il cartello “Brake” ti ricorda che già così si è toccato il cielo con un dito.
Staccata importante e già a scalare fino alla seconda per prendere la prima curva a gomito del tracciato e accarezzare il pedale destro per poi iniziare a giocare con il cambio e al volante e con le parti più tecniche dell’Estoril, sino a quella chicane in salita che sembra ricordare il celebre “cavatappi” seppur a pendenza invertita.
Se l’anteriore è ben piantato a terra, la coda della Lamborghini Temerario sembra più leggera e mobile, pronta a ricordarti che i 920 CV vanno gestiti sempre con la massima attenzione. L’erede della Huracan però trasmette sempre controllo oltre alla possibilità, dopo aver preso la giusta confidenza, di poter crescere nel ritmo curva dopo curva migliorandosi.

In tre sessioni da 4 giri l’una, è qualcosa che si percepisce e, nonostante il primo stint sia stato “rovinato” dalla pioggia, ad asfalto asciutto passando da Strada a Corsa si può toccare con mano una progressione evidente, non solo in termini di giri motore. Con il sistema di Telemetria di bordo poi, i più appassionati possono sfidare sé stessi limando decimi su ogni prestazione.
Raccogliere la pesante eredità della Huracan non era semplice, ancor più se si considera che la più grande differenza sta sotto pelle, con un nuovo frazionamento che ai puristi del V10 avrà fatto strabuzzare gli occhi.
Su questo però fidatevi: a strabuzzare gli occhi, si fa presto anche con il V8 perché questa powertrain, unita alle forme agili e compatte di Lamborghini Temerario sono in grado di coinvolgere e soddisfare a pieno.
Il nuovo gioiello di Sant’Agata Bolognese arriverà su strada nei primi mesi del 2026, con il prezzo a partire da 315.000 euro. Per la Lamborghini Temerario Alleggerita invece, si parte da 360.400 euro.
Lamborghini Temerario, le foto in azione
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Ultima modifica: 27 Luglio 2025



