Diverse case automobilistiche sono attive nello sviluppo delle tecnologie di connessione fra veicoli e fra veicoli e ambiente (V2V e V2X). Fra le più progredite, in questo contesto, sembra esserci Volvo, che ha annunciato di aver attivato un sistema in grado di far “conversare” fra loro i camion e le auto del marchio. A partire da quest’anno, infatti, Volvo Trucks, la divisione che realizza i grandi mezzi della casa svedese, è la prima azienda in assoluto a poter condividere e ricevere dati e informazioni dai veicoli della sua sorella Volvo Cars.
Leggi anche: Toyota: tecnologia V2V dal 2021
PER ORA SOLO IN SVEZIA E NORVEGIA
Il primo passo riguarda solo Svezia e Norvegia: alcuni nuovi camion Volvo presenti in questi due paesi possono essere connessi alle auto della compagnia dotate del sistema Hazard Light Alert. Parliamo al momento delle Volvo Serie 90 e Serie 60 e delle XC40, che in Svezia e Norvegia lo montano di serie. Le informazioni su traffico, incidenti, pericoli e quant’altro registrate dalle tecnologie a bordo dei mezzi vengono in sostanza messe in condivisione in cloud, nei server Volvo, e ridistribuite ai veicoli.
Leggi anche: Cadillac V2V, il sistema che fa parlare le auto fra loro
“Condividere dati di sicurezza in tempo reali basati sulla nostra tecnologia connessa può aiutare a evitare incidenti”, dice il vice presidente del Volvo Cars Safety Center, Malin Ekholm; “Più veicoli condividono dati, più le nostre strade diventano sicure. È nostra intenzione promuovere ulteriori collaborazioni con altri partner che condividono con noi il nostro impegno per la sicurezza del traffico”.

Nel loro annuncio quelli di Volvo fanno anche un esempio pratico di ciò che può avvenire con questo sistema di connessione. Quando un qualsiasi veicolo della casa accosta e accende le quattro frecce, viene subito inviato un avviso a tutti gli altri veicoli che si trovano nelle vicinanze, mettendo in allerta i conducenti su possibili rallentamenti o pericoli.
Ultima modifica: 7 Maggio 2018