Dal 23 al 25 settembre l’Alto Adige ha ospitato la Cavalcade Classiche, un itinerario che ha trasformato le strade delle Dolomiti in un museo a cielo aperto. Sessanta Ferrari storiche, guidate da collezionisti provenienti da tutto il mondo, hanno attraversato scenari di straordinaria suggestione.
Il corteo ha offerto una rassegna che abbraccia decenni di ingegneria. Dalla Ferrari 166 MM del 1948, prima stradale della Casa di Maranello, fino alle leggendarie GTO, F40 e F50, passando per la Dino 246 GT, erede della Dino 206 GT che segnò un punto di svolta tecnico e stilistico.

L’itinerario, riservato ai proprietari di Ferrari, ha favorito occasioni di incontro con cittadini, appassionati e turisti. Studenti e visitatori hanno potuto osservare da vicino le auto esposte in piazze e località lungo il percorso, contribuendo alla valorizzazione del territorio.

Ferrari Cavalcade Classiche, come è andata
La manifestazione, organizzata da Ferrari con il supporto della Polizia Stradale, ha rispettato i luoghi attraversati e le regole di sicurezza. Il 23 settembre il convoglio è partito da Bressanone, con una prima esposizione in Piazza Walther a Bolzano. Successivamente ha toccato il Parco Naturale Sciliar-Catinaccio, la Val di Fassa e il Passo Sella, per poi rientrare a Bressanone attraverso la Val Gardena e Chiusa.

Il giorno seguente le auto hanno raggiunto l’Alta Badia, il Parco di Fanes Sennes Braies e il Passo Giau. Le Ferrari hanno sostato al lago di Mosigo a San Vito di Cadore, per poi ripartire verso Cortina d’Ampezzo, il lago di Misurina e l’esposizione conclusiva a San Candido.
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Ultima modifica: 29 Settembre 2025




