Turismo enologico, 7 storie di vini da scoprire in Autunno

È tempo di vendemmia e di turismo. L’autunno è la stagione migliore per dedicarsi alle eccellenze enogastronomiche tricolore e apprezzare le tante sfumature aromatiche del vino, prodotto in cui l’Italia eccelle con le sue centinaia di varietà.

Il mondo della vinificazione, però, non è fatto solo di profumi e sapori, tecniche e conoscenze, ma anche di miti e racconti tramandati di generazione in generazione. In occasione della nuova stagione e della raccolta dell’uva, Campeggi.com, il portale leader in Italia per campeggi e villaggi vacanze, condivide 7 leggende e altrettante destinazioni enoturistiche, dal Veneto alla Sardegna, da conoscere e da scoprire, un calice alla volta.

L’Amarone e il profumo delle “uve dimenticate” (Veneto)

L’Amarone della Valpolicella, tipico della provincia di Verona, è un vino che profuma di frutta passa, tabacco e spezie, aromi che si creano grazie al lungo appassimento dell’uva, un procedimento al quale è legato anche un racconto popolare. Si narra che un contadino abbia dimenticato le sue uve in soffitta e, riscoperte dopo alcuni mesi, abbia deciso ugualmente di utilizzarle. Ne risultò un vino dal profumo eccezionale, che, secondo un’altra leggenda, attira ogni notte i fantasmi dei contadini che vagano così tra le vigne della Valpolicella sotto le stelle attratti proprio dall’aroma dell’Amarone in fermentazione.

Dove soggiornare nelle vicinanze: il Camping Le Palme, a Lazise (Verona), nella splendida Riviera degli Ulivi del Lago di Garda, punto di partenza ideale per prendere parte a tour enogastronomici, gite in barca e visite culturali.

Dal sangue di un drago, un vino prelibato: il Lagrein (Alto Adige)

Il Lagrein dell’Alto Adige, nato dall’omonimo vitigno, è un vino pieno e vellutato, rosso nella sua versione storica, ma molto apprezzato anche nella sua variante rosata. Una delle leggende più famose legate alla nascita di questo vino vede come protagonista un cavaliere chiamato per liberare un villaggio della zona da un drago. L’eroe uccise il mostro trafiggendolo con una lancia e il sangue caduto sul terreno diede origine alle prime viti da cui nacque il Lagrein, che, con il suo sapore intenso e corposo, ancora oggi è simbolo di coraggio e valore.

Dove soggiornare nelle vicinanze: il Camping Seiser Alm, a Fiè allo Sciliar (Bolzano), ai piedi dell’Alpe di Siusi, il luogo perfetto per godere del suggestivo paesaggio delle Dolomiti in ogni stagione.

Addolcire un mostro: la leggenda del Franciacorta (Lombardia)

Tra le leggende che ruotano intorno ai vini della Franciacorta, ce n’è una poco diffusa tramandata tra gli agricoltori: secondo un antico patto, se il Lago d’Iseo avesse dato tanto pesce e la terra tanta uva, gli abitanti della zona avrebbero offerto devozione agli dèi.

Il patto, però, non venne rispettato e le divinità inviarono una creatura mostruosa che iniziò a nutrirsi delle primogenite della zona. I capi villaggio chiamarono druidi e maghi per spezzare il maleficio, senza alcun successo. Furono i frati benedettini a offrire l’uva dei loro vitigni al mostro che, incredibilmente, si addolcì. Da quel momento, quelle viti vennero piantate in tutta la zona.

Dove soggiornare nelle vicinanze: il Camping Europa Silvella, sulle sponde del Lago di Garda, a San Felice del Benaco (Brescia), ideale per una vacanza serena e rilassante a due passi dalle colline bresciane.

Turismo enologico, 7 storie di vini da scoprire in Autunno - [CAMPEGGI.COM] Langhe_Ph. Unsplash

Streghe e fate: il Barolo e il Moscato d’Asti (Piemonte)

Tra le colline del Piemonte si celano antiche leggende che avvolgono i vini locali in un alone di mistero e magia. Per esempio, si racconta che le streghe delle Langhe, radunate tra i vigneti, utilizzassero il Barolo nei loro rituali più potenti per evocare gli spiriti e svelare i segreti del futuro.

Le fate, al contrario, pare amino particolarmente il Moscato d’Asti: secondo la leggenda si nasconderebbero tra i vigneti, sorseggiando questo vino dolce e aromatico e lasciando tracce della loro presenza sotto forma di profumi inebrianti e delicate bollicine, che non sarebbero altro che le loro risate.

Dove soggiornare nelle vicinanze: il Camping Rose, a Dormelletto (Novara), si affaccia sul Lago Maggiore ed è la meta ideale per gli amanti dei laghi e per chi vuole poi andare alla scoperta delle tradizioni vitivinicole piemontesi.

Da Bacco un elisir per i soldati: il Sangiovese (Toscana)

Il Sangiovese, tra i vitigni simbolo della Toscana, è avvolto da un’aura quasi mitica: si narra infatti che sia stato proprio Bacco, dio del vino nella mitologia romana, a introdurre questa preziosa vite nella regione. Ed è qui che la leggenda si intreccia con la storia: si dice che i soldati senesi, prima della celebre battaglia di Chiusi, abbiano bevuto Sangiovese per accrescere le loro prestazioni in combattimento. La vittoria riportata fu attribuita in parte proprio a questo vino, che da allora divenne simbolo di forza, vittoria e coraggio.

Dove soggiornare nelle vicinanze: il Camping Baia Verde, a Castiglione della Pescaia (Grosseto), nel cuore della Maremma Toscana e il luogo ideale per esperienze a contatto con la natura.

Nero d’Avola: il vino dei pirati e dei Ciclopi (Sicilia)

Sentori di bacche, ciliegie e prugne, a volte con note speziate e balsamiche: è il Nero d’Avola, vino rosso dei pirati di Sicilia, che secondo i racconti popolari veniva usato dai corsari per “addolcire” l’acqua di mare durante i lunghi viaggi. Ma c’è anche un’altra leggenda legata a questa bevanda: pare che un vino molto simile al Nero d’Avola venisse prodotto anche dai Ciclopi, che poi lo utilizzavano per onorare i loro dèi.

Dove soggiornare nelle vicinanze: situato su una terrazza si scogliera lavica, il Camping Jonio (Catania) si affaccia sul mare della Riviera dei Ciclopi ed è il luogo perfetto per rilassarsi e partire alla scoperta delle più belle località della Sicilia orientale.

Il segreto dei navigatori fenici: il Vermentino (Sardegna)
Il Vermentino, Prodotto di Origine Controllata tipico delle province di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari, è un vino dal profumo delicato e dal sapore fresco e acidulo. Le sue origini pare siano legate ai navigatori fenici: secondo la leggenda, infatti, questi lo utilizzavano non solo come bevanda, ma anche come rimedio per le malattie del mare e come offerta agli dèi per garantire un viaggio sicuro.

Dove soggiornare nelle vicinanze: il Camping Cala d’Ostia, a Santa Margherita di Pula (Cagliari), perfetto punto di partenza per immergersi nella natura, tra escursioni nell’entroterra e gite alla scoperta del patrimonio storico della regione.

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Ultima modifica: 18 Settembre 2024