L’ex vicepresidente del marketing e delle vendite di Rivian, Laura Schwab, ha fatto causa alla sua vecchia azienda presso la Corte superiore di Orange County, in California. La dirigente sostiene di essere stata vittima di discriminazione di genere sul luogo di lavoro e di essere stata licenziata proprio per aver sollevato la questione.
Laura Schwab ha iniziato il suo percorso nella giovanissima startup di auto elettriche Rivian nel novembre del 2020, arrivando da cinque anni come presidente di Aston Martin of the Americas e oltre dieci anni di lavoro da dirigente per Jaguar Land Rover. Schwab, affidando le sue riflessioni sul blog Medium, sostiene di aver “sperimentato quasi immediatamente una cultura tossica da fraternita che emargina le donne” all’interno di Rivian.
Secondo l’ex dirigente, il fondatore e amministratore delegato del marchio americano, R.J. Scaringe, si è “circondato di un gruppo affiatato di uomini” dalla discutibile esperienza automobilistica e tendenzialmente scostanti nei confronti delle colleghe donne. Lei stessa dice di essere stata esclusa da innumerevoli riunioni nella quali avrebbe dovuto avere un ruolo di prim’ordine. Non solo: la Schwab avrebbe spesso sollevato dubbi in merito a prezzi e scadenze di produzione senza mai aver trovato riscontri o ascolto da parte dei colleghi uomini.
Tale emarginazione ha portato Laura Schwab a chiedere spiegazioni, con il solo risultato di venire licenziata per motivi di “riorganizzazione”: al momento l’unica persona mandata a casa da Rivian è proprio Laura Schwab.
Nel momento in cui scriviamo Rivian non ha rilasciato ancora commenti.
Ultima modifica: 5 Novembre 2021