Una Lamborghini Huracán personalizzata per papa Francesco. Questa la donazione fatta dalla casa automobilistica italiana al pontefice.
Lo scorso 15 novembre è entrato nella Città del Vaticano un regalo un po’ particolare indirizzato a papa Francesco. Si tratta di una Lamborghini Huracán RWD con una livrea unica, realizzata dal dipartimento personalizzazioni della Casa italiana. La Huracán “vaticana” presenta una verniciatura dal colore bianco Monocerus. Lungo tutta la carrozzeria, nel rispetto dei colori della bandiera, si estendono invece delle strisce dal colore giallo Tiberino.
La consegna del veicolo è avvenuta nel piccolo Stato alle porte di Roma, in seguito ad una cerimonia di presentazione. A rappresentare la casa automobilistica di Sant’Agata Bolognese c’erano Stefano Domenicali, amministratore delegato di Lamborghini, una delegazione di dirigenti e due degli operai dell’Azienda che hanno contribuito a realizzare l’auto. Papa Francesco ha provveduto ad apporre anche la propria firma sul cofano della macchina, rendendola ancora più unica nel suo genere.
A questo punto starete pensando di vedere il pontefice scorrazzare per le vie di Roma alla guida della sua nuova fuoriserie. O magari che abbia deciso di mandare in pensione la papamobile. In realtà non accadrà nulla di questo. Come già previsto al momento della consegna, il prossimo 12 maggio la macchina verrà messa all’asta in beneficenza. Ciò avverrà per mano della RM Sotheby’s, nella cornice del Grimaldi Forum di Montecarlo. Dove finiranno i soldi? Questi andranno nelle tasche di papa Francesco, il quale ha già fatto sapere quali sono le sue intenzioni in merito alla loro suddivisione.
Il 70% del ricavato andrà impiegato nella città irachena di Ninive. Si tratta di un centro attaccato in maniera importante dall’Isis. L’obiettivo del pontefice è quello di aiutare la ricostruzione delle case, delle strutture pubbliche e dei luoghi di culto. Queste operazioni sono finalizzate al reintegro della comunità cristiana all’interno di quel territorio.
Il restante 30% verrà suddiviso invece in parti uguali presso tre organizzazioni. La prima parte verrà inviata all’associazione Amici per il Centrafrica Onlus, che si occupa di aiutare donne e bambini. La seconda parte sara invece riservata al GICAM, Gruppo internazionale chirurgi amici della mano, del Professor Marco Lanzetta. Infine la percentuale restante verrà ripartita presso l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che si occupa di dare un’aiuto alle donne vittime della tratta e della prostituzione. Per quest’ultima il 2018 è anno di ricorrenze: ricorrerà infatti il decennale della morte del fondatore, don Oreste Benzi; sarà inoltre il 50° anniversario dell’organizzazione stessa.
Ultima modifica: 6 Marzo 2018

