Kalashnikov non spara, ma punta sulle auto elettriche

Il sergente artigliere dei Marines Thomas “Gunny” Highway, interpretato da Clint Eastwood, diceva  “Fa un rumore caratteristico quando ve lo scaricano addosso“. Questo è ancora oggi lo AK-47 Kalashnikov, il fucile d’assalto più celebre del dopoguerra. Arma tipica nelle truppe regolari dell’ex Patto di Varsavia, di molte altre nazioni e purtroppo di molti eversori.

Ma il mondo cambia e l’azienda russa già da qualche anno lavora sulle auto elettriche. Nell’estate 2018 comparve la Kalashnikov CV-1, concept di wagon elettrica.

Ora è la volta di un quadri-ciclo e un triciclo, che non hanno una data di arrivo sul mercato, russo al momento, ma per i quali è iniziato il processo di omologazione.

Kalashnikov, elettrica in stile bellico

I due modelli si chiamano Izh UV-3 e UV-4. Lo stile ricorda quello di una Renault Twizy. Con un design quasi da blindato, a ricordare il DNA bellico della ditta.

E’ più grande della francesina. Infatti  ol quadri-ciclo pesante Kalashnikov Izh UV-4 è lungo 3,40 metri (rispetto a 2,33 m), pesa 650 kg (475 kg e soprattutto è spinto da un motore elettrico da 68 cavalli, capace di garantire una velocità massima di 80 km/h e una autonomia di 150 chilometri. La capacità della batteria non è stata comunicata. Una Kalashnikov su tre o quattro ruote potrebbe racimolare numerosi adepti.

Il fucile d'assalto AK-47 Kalashnikov
Il fucile d’assalto AK-47

Ultima modifica: 23 Novembre 2021

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