Fenomeno abbastanza diffuso nel mercato automobilistico, il contingentato pone limiti di importazione e ha delle regole precise.
Per capire di cosa si sta parlando bisogna tornare indietro a qualche anno fa, quando il termine ha iniziato a diffondersi, specie per quello che riguarda il mercato europeo delle auto. Il contingentamento pone delle regole ben precise da rispettare ai produttori di auto.
Significato contingentato
Si tratta in buona sostanza di una forma di restrizione di quelli che sono i numeri di veicoli di importazione extracomunitaria importabili. In buona sostanza mette dei paletti ben precisi su quante unità è possibile importare sul territorio CE.
Ma a che cosa è dovuta questa restrizione? Si deve guardare un attimo indietro e tornare alla fine degli anni ’80, quando iniziarono ad entrare sul mercato europeo case costruttrici giapponesi. Le nuove leve orientali potevano permettersi di presentare prezzi a listino decisamente più bassi, ponendo così le condizioni di una concorrenza non equa tra tutte le parti.
Dal 1992 si è imposto un numero massimo di veicoli importabili dall’oriente, a seguito di un accordo tra i produttori in ambito di reciprocità .
Auto contingentate
Uno dei primi nomi a far parlare di contingentato è stata Nissan intorno al 1988 che, dopo aver provato a entrare con i dovuti limiti dentro al mercato europeo, ha pensato di attuare un sistema oggi fortemente in uso.
Sono nate così in giro per l’Europa delle vere e proprie sedi distaccate delle case costruttrici orientali, industrie che permettono di superare lo scoglio che vuole che un’auto debba essere composta da parti realizzate nella CE per oltre il 60%.
Ogni stato membro permette un numero di auto contingentate pari a circa il 3% delle vendite totali. Ma se la stessa auto contingentata viene realizzata direttamente dentro stabilimenti europei, il contingentamento in sé non esiste più.
La soluzione del contingentato oggi si sta facendo nuovamente sentire per quello che riguarda i nuovi produttori cinesi di auto, che producono mezzi di qualità ma che in molti casi per il momento sono solamente venduti in Cina.
La storia insegna che se queste nuove leve del settore automobilistico riusciranno a farsi un po’ di strada così come accaduto negli anni passati per i giapponesi, potrebbero sfondare anche all’interno del mercato automobilistico della CE. E molti di questi nuovi produttori si dichiarano pronti a competere in Europa.
La Nissan in Europa è sbarcata per contingentamento ma ha saputo costruire la propria identità europea investendo sul settore.
Ultima modifica: 23 Gennaio 2018