Un’auto, due vite: il riciclo creativo delle automobili a fine corso

L’amore per il pianeta si manifesta in molte forme, una delle quali è il riciclo.

Questa pratica sostenibile abbraccia una vasta gamma di materiali, compresi i veicoli a fine vita, come afferma Antonello Di Mauro, fondatore di Ecoeuro, una società italiana specializzata nella gestione del fine vita delle auto: “Ogni macchina vive due vite: una in qualità di mezzo di trasporto e un’altra come supereroe gentile e sostenibile capace di salvaguardare la salute del Pianeta”.

Secondo una ricerca condotta da Maximize Market Research, ogni anno vengono riciclate circa 27 milioni di automobili a livello globale.

Diverse nazioni si distinguono per il loro impegno nel riciclo dei veicoli. Germania, Grecia e Romania si posizionano al primo posto, seguite da Croazia e Ungheria.

L’Italia si colloca al quinto posto in questa classifica. Nonostante un lieve calo nei tassi di recupero e riciclo negli ultimi anni, i paesi europei dimostrano un impegno costante verso la sostenibilità nel settore automobilistico.

Riciclo creativo e trasformazione ingegnosa: dalle auto ai campi da basket

Le possibilità di riciclo delle auto sono sorprendenti. Ecoeuro, ad esempio, utilizza gli pneumatici per creare polimeri impiegati nella costruzione di pavimentazioni sportive o nell’asfalto.

I ricambi di veicoli a fine vita possono essere riutilizzati per riparare altre auto, riducendo le emissioni di CO2 e il consumo di materie prime.

Le batterie dei veicoli elettrici e ibridi possono trovare una seconda vita come accumulatori di energia per i pannelli fotovoltaici.

SlashGear evidenzia ulteriori applicazioni creative: vecchi pick-up trasformati in letti, cinture di sicurezza reinventate come cinture per il girovita, motori di auto d’epoca trasformati in oggetti di design e copricerchioni utilizzati per realizzare orologi.

In Africa, gli pneumatici vengono lavorati per creare infradito o scarpe da lavoro.

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Ultima modifica: 5 Novembre 2024