Federmotorizzazione Confcommercio Mobilità lancia l’allarme: le auto cinesi potrebbero inondare il mercato europeo sfruttando l’accordo di unione doganale tra Turchia e UE.
Questo accordo, che consente la libera circolazione delle merci senza dazi doganali, potrebbe essere utilizzato dai produttori cinesi per aggirare i dazi imposti sulle importazioni dirette dalla Cina, che possono arrivare fino al 31,3%.
Auto cinesi e Turchia: un pericolo per l’industria automobilistica europea?
L’interrogazione presentata alla Commissione Europea dall’On. Carlo Fidanza, capo delegazione ECR Group e membro della Commissione TRAN, mira a chiarire tre punti fondamentali:
- La Commissione Europea è a conoscenza di questa strategia?
- Quali misure intende adottare per proteggere l’industria automobilistica europea?
- Chi garantirà che l’accordo con la Turchia non venga utilizzato in modo improprio?
La preoccupazione di Federmotorizzazione è fondata: nel 2023 la Turchia ha prodotto 1,4 milioni di veicoli, un numero destinato a crescere. L’aumento degli investimenti cinesi nel settore automobilistico turco, favorito da condizioni vantaggiose, aggrava ulteriormente la situazione.
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Ultima modifica: 19 Ottobre 2024