Attualmente un’auto su cinque, immatricolata in Europa, è ricaricabile (BEV o ibrida plug-in): il mercato è in rapido mutamento e la ricerca assume un ruolo di totale rilievo strategico e operativo. Sono tre gli incontri durante l’anno in cui i soci di ICDP-International Car Distribution Programme, il network di ricerca europeo nell’ambito della distribuzione automobilistica, si ritrovano per approfondire e mettere a confronto i risultati delle loro attività di ricerca.
Il Summer Meeting svoltosi durante il mese di Giugno a Londra si è arricchito, per la prima volta, di testimonianze e interventi di organizzazioni e di imprese, sia provenienti dal network ICDP, sia esterne, come AsConAuto.
A Roberto Scarabel, presidente, il compito di presentare a Londra il modello della Associazione dei consorzi a una platea internazionale, fornendo dettagli sulla esperienza dei consorzi nel promuovere i ricambi originali.
Inoltre, rileva la collaborazione tra autoriparatori indipendenti e concessionarie che intende innalzare la qualità dei servizi al cliente finale con formazione, accesso a informazioni tecniche e molto altro ancora. “Non ultima la possibilità per le officine della rete di partecipare a Service Day grazie ai cui contenuti i riparatori potranno comprendere le sfide che dovranno affrontare nel futuro”.
E Scarabel sottolinea: “Service Day integra le necessità dei concessionari e quelle dei riparatori, creando i presupposti che aiutano a far dialogare questi due mondi per essere in grado di offrire al cliente finale una esperienza migliore sotto tutti i punti di vista”.
Un contributo, che insieme ad altri – tra i relatori Michael Regan, della Nada, responsabile delle relazioni tra dealer e industry e Ken Savage direttore commerciale del Gruppo Perrys che è entrato nel merito degli investimenti che le concessionarie americane stanno effettuando in nuove forme di mobilità – ha fornito una opportunità di conoscenze concrete ai principali protagonisti del mercato e prospettive di quello che sta per accadere nel mercato globale, anche al di là dell’Oceano.
Come sta cambiando il post-vendita? Le analisi e i confronti durante il Summer Meeting ICDP forniscono alcune linee interpretative utili a delineare le strategie future della distribuzione per il comparto automotive. La progressiva elettrificazione del parco circolante impatta sulle reti di assistenza e per intervenire sull’automezzo elettrico servono software evoluti e nuovi strumenti, oltre a una formazione idonea anche alla nuova normativa.
Emerge la necessità di ricostruire un modello di business per gli operatori del service. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, infatti, le vetture elettriche, più semplici, richiedono una spesa inferiore dal 40 al 60 per cento rispetto a quelle tradizionali: una potenziale riduzione di fatturato. In realtà potenziale, perché c’è un rapporto più favorevole tra manodopera e ricambi e si possono bilanciare le entrate, offrendo servizi aggiuntivi.
Per esempio, la presa e la riconsegna in automatico della vettura presso il domicilio sono servizi che si possono includere nel prezzo, lasciando inalterata la spesa rispetto a oggi. Oppure una pulizia interna a fondo della vettura o la lucidatura della carrozzeria. Servizi che hanno il vantaggio di potere essere apprezzati dal cliente perché visibili. Infine, ci sono opportunità di business collegate ai pneumatici che devono essere sostituiti con una maggiore frequenza nelle auto elettriche. Pneumatici più costosi perché con una minore resistenza al rotolamento e più silenziosi.
Un altro argomento è in primo piano: quello delle strategie diversificate che le case automobilistiche stanno adottando in Europa per aumentare la fedeltà dei clienti e le vendite di ricambi originali.
Per esempio per quanto riguarda Ford, la nuova strategia per le vendite esterne di ricambi originali mette insieme, a grandi linee, alcune prerogative di Stellantis e altre di Volkswagen. Il modello, denominato Parts Plus, è già attivo nel mercato inglese e nel corso del 2023 si è attivato anche in Italia, in collaborazione con AsConAuto. La formula adottata prevede una forte riduzione dei centri di distribuzione di ricambi originali con lo stock di proprietà di Ford. Una strategia che nel mercato inglese ha comportato un aumento delle vendite a riparatori indipendenti (+30%), una riduzione dello stock complessivo (tra il 25 e il 30%) e una crescita della redditività (+20%).
Ed è probabile che, nel prossimo futuro, si assista a un crescente aumento della concorrenza nel post-vendita tra reti autorizzate e quelle indipendenti, con riferimento sia all’attività di riparazione e assistenza, sia alla distribuzione di ricambi originali. Tuttavia, esistono anche diverse iniziative in cui questi mondi stanno cooperando e unendo risorse e competenze.
Un fenomeno che, all’interno della rete di ricerca di ICDP, è chiamato “coopetition”: cioè designa quelle iniziative che racchiudono insieme cooperazione e competizione e che sono destinate a crescere in futuro. E in questa dinamica un caso che fa scuola è proprio quello di AsConAuto, sottolinea l’Associate Director di ICDP Luca Montagner. “Quello di AsConAuto è un caso unico in Europa: un progetto che si è rivelato vincente, tanto che le case che hanno deciso di adottare nuovi modelli di distribuzione dei ricambi si sono affidate al suo network per l’ultimo miglio beneficiando anche di servizi particolarmente vantaggiosi, come la rete incassi. AsConAuto è il tipico caso di coopetition: competizione e collaborazione”.
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Ultima modifica: 19 Luglio 2023