Parafrasando il titolo di due film si potrebbe dire che la proprietà non è più un furto ma nemmeno più un oggetto del desiderio. Beni come le auto, per esempio, un tempo proprietà personali per eccellenza, si possono anche affittare: dal 2018 ad oggi il numero di italiani che conoscono il noleggio a lungo termine è aumentato dal 49 al 64%, con un incremento di oltre il 30%.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio mensile Findomestic di maggio. Il bene noleggiato è percepito come proprio dal 57% degli intervistati, mentre il 43% ammette che ne fa o ne farebbe un uso più disinvolto. Sulla formula del noleggio a lungo termine, l’84% degli intervistati indica almeno un vantaggio, mentre solo il 3% non ne segnala alcuno; il restante 13% preferisce invece acquistare il prodotto. Molto apprezzati i servizi accessori compresi nel canone mensile (34%), la rata unica che elimina le preoccupazioni per spese accessorie e scadenze (32%), l’opportunità di non investire troppo in beni che invecchiano in fretta (31%).
Le condizioni che farebbero prendere più volentieri in considerazione il noleggio a lungo termine sono la manutenzione inclusa nel canone (54%), l’assicurazione per danni o malfunzionamento (51%) e quella per furto (40%) incluse nella rata unica mensile, la possibilità di upgrade del prodotto (38%).
L’assicurazione pesa sul noleggio
Complessivamente, il 63% è attratto dalla presenza di almeno un’assicurazione nel canone. Il 27% valuterebbe l’opzione noleggio a patto di poter contare su consegna e ritiro a domicilio anche per i servizi di riparazione e sostituzione. Uno su cinque si lascerebbe tentare dal noleggio per non doversi più occupare dello smaltimento del bene. Fra i prodotti per i quali il noleggio è preferito all’acquisto stravincono le auto, indicate dal 60% del campione. Più distaccati, entrambi con il 20% delle preferenze, gli smartphone e le biciclette, seguiti dalle attrezzature sportive (18%), i prodotti informatici (17%) e le moto (16%).
L’analisi Findomestic si è poi concentrata sul noleggio a lungo termine degli smartphone di alta gamma: qui il campione si spacca fra il 49% di chi sarebbe interessato e il 51% che non mostra interesse. Sui costi, il 68% del campione ritiene adeguato un canone mensile fra i 10 e i 30 euro, ma è interessante notare come in pochi anni sia aumentato il numero di quanti sono disponibili a pagare un canone superiore: dal 15% del 2018, infatti, si è arrivati all’attuale 27%.
Ultima modifica: 21 Giugno 2021