Accreditamento: cos’è e come funziona la tipologia velox

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In questo articolo vi parleremo delle tipologie di accreditamento per la tipologia velox, come funziona, i suoi costi e le sue caratteristiche.

Cos’è un accreditamento

Uno dei maggiori incubi degli automobilisti è sicuramente autovelox, una parola che fa paura soltanto a nominarla. Nel nostro Paese sono oltre tremila gli autovelox, ai quali dovremo aggiungere un migliaio di dispositivi mobili che sono installati su tutte le strade italiane, da Nord a Sud.. Questi strumenti vengono utilizzati lungo le strade dalle forze dell’ordine. L’autovelox è uno strumento di misura certamente utile. Esso servirà  per sanzionare chi in maniera irresponsabile viaggia a velocità elevata, diventando certamente un pericolo per gli altri, oltre che ovviamente per sé stesso. A volte tuttavia gli automobilisti e non solo, si pongono una domanda. I dati rilevati dai numerosi velox presenti sulle strade italiane, sono dei dati attendibili o meno: ovvero  gli strumenti utilizzati dalle autorità, sono caratterizzati da una credibilità scientifica?

La risposta a questa domanda ha un nome e si chiama Accredita. Questo ente svolge l’attività di accreditamento che verifica i laboratori che effettuano la taratura degli autovelox. La taratura degli strumenti di rilevamento della velocità, è diventata obbligatoria a seguito di un’importante sentenza della Corte di Cassazione. Questa sentenza ha riconosciuto e sancito il diritto del cittadino al quale viene contestata la violazione di aver superato il limite di velocità consentito. Esso riguarda appunto il fatto di essere sottoposto a sanzione, solo se la misurazione del velox è eseguita con uno strumento precedentemente tarato.

Questa sentenza fa inoltre riferimento ad un altro provvedimento della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittibilità dell’art. 45 del nuovo codice della strada; nella parte nella quale non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nel rilevamento velocità, debbano essere sottoposte a verifiche periodiche di controllo e taratura. Una sentenza che si spiega con la necessità di monitorare e verificare periodicamente strumenti che possono con il tempo invecchiare; perdere la loro efficienza; deteriorarsi o addirittura rompersi. Essi devono quindi essere tarati e corretti; questa è la condizione per poter continuare a svolgere, nel migliore dei modi, la loro funzione sulle strade.

Tipologia accreditamento

Dal mese di gennaio al mese di settembre i tre laboratori accreditati da Accredia per il controllo degli autovelox, hanno emesso ben 1770 certificati di taratura: Questa cifra è presto destinata a superare i 2195 del 2015. Nell’anno 2014 i laboratori accreditati furono invece solamente 814. Accredia inoltre, sta collaborando con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la definizione di una nuova normativa che stabilisca che gli autovelox debbano essere obbligatoriamente sottoposti a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura da parte di Laboratori accreditati.

La sicurezza stradale è uno dei temi sociali di maggiore importanza. Per questa motivazioni Accredia lavora. L’obiettivo è che chiunque si metta alla guida, abbia fiducia negli strumenti che servono a tutelarne la vita. Sicuramente nei prossimi anni sotto attesi ulteriori approfondimenti normativi, finalizzati ad un controllo ancora più rigido dei velox. Controllando periodicamente gli strumenti di rilevamento della velocità stradale, saremo in grado di garantire un’infallibilità estremamente elevata. E questo da parte di detti strumenti. I costi della giustizia in merito, potrebbero essere quindi, ancora ulteriormente minimizzati.

Come funziona l’accreditamento per la tipologia velox

Uno dei tre dipartimenti di Accredia è totalmente dedicato proprio all’accreditamento dei laboratori di taratura. Questo dipartimento è dunque chiamato a controllare e a verificare periodicamente il corretto funzionamento degli autovelox: Accredia è l’unico ente nazionale designato dal Governo dal 2009 per accreditare i Laboratori di taratura. Inoltre, ha la facoltà di accreditare gli Organismi di certificazione e di ispezione e i Laboratori di prova. L’accreditamento dei servizi di taratura assicurerà l’affidabilità degli strumenti di misura e il rispetto delle leggi e degli standard internazionali. In particolare, per la rilevazione della velocità degli autoveicoli, operano sotto accreditamento tre Laboratori.

Di questi laboratori, l’ente Accredia, abbiamo precedentemente detto, verifica la competenza a effettuare le tarature. Accredia verifica inoltre l’indipendenza rispetto ai produttori degli strumenti. A seguito della taratura si dovrà passare alla fase di verifica di funzionalità. Si tratta di una ulteriore verifica di integrità e buon funzionamento del singolo congegno che, in ulteriore momento successivo, andrà eseguita pure dall’organo di polizia; questo ovviamente prima dell’utilizzazione.

Più in dettaglio, ogni esemplare dei dispositivi approvati, e ogni sistema installato su tratte di strada da sottoporre a controllo nel caso di velocità media, deve essere sottoposto a verifica iniziale di funzionalità e taratura prima di essere posto in esercizio. Si prescrive che dopo un anno dall’esecuzione della verifica iniziale di taratura e successivamente, con cadenza almeno annuale, su ogni dispositivo ovvero sistema in uso, dovranno essere eseguite le verifiche periodiche di funzionalità e di taratura, specificamente dettata dalla disciplina in esame.

Costi accreditamento tipologia velox

Con il nuovo decreto del Parlamento, le apparecchiature per il controllo della velocità devono essere sottoposte a un test; si tratta di un test di taratura che precede l’installazione. E adesso l’errore massimo passa dal 5 al 3% della velocità rilevata. Gli apparecchi per il rilevamento della velocità degli autoveicoli sono quindi assolutamente più precisi. Si può dedurre sicuramente un notevole calo dei costi della giustizia, dato che con molta probabilità i ricorsi presentati dagli automobilisti, avanti l’Autorità Giudiziaria per contestare le sanzione ricevute, dovrebbe diminuire notevolmente. Lo Stato potrà risparmiare sui costi della giustizia; tuttavia l’investimento per le operazioni di accreditamento dei laboratori di taratura degli strumenti di rilevamento della velocità, è una manovra parecchio onerosa.

Per le verifiche periodiche sarà ammesso un errore massimo del 4%. Servirà dunque un controllo periodico di funzionalità, con la stessa periodicità, da parte della polizia locale; val la pena ricordare che gli errori massimi ammessi dal nuovo Decreto sono poi compensati dalla franchigia prevista dal Codice della Strada di 5 km/h per velocità fino a 100 km/h e del 5% per velocità superiori. Il futuro quindi si prevede sempre più difficile per i professionisti del ricorso alle sanzioni: gli apparecchi sono sempre più precisi: Addirittura alcuni tipi d velox in circolazione hanno uno scarto dell’ 1% sulla velocità rilevata. Ricordiamo infine, che in virtù del decreto gli strumenti di rilevamento della velocità stradale, dovranno essere adeguatamente segnalati.

Ultima modifica: 30 Novembre 2017