Renault paladina dell’auto europea al Salone di Ginevra. Una scelta giusta

di Giuseppe Tassi

Il ritorno del Salone di Torino, seppure con formula rivisitata, riapre l’eterno dibattito sulla possibile rinascita delle grandi ’fiere’ dell’auto.
Dal punto di vista del cliente-consumatore non c’è alcun dubbio. La voglia di vedere, toccare e vivere da vicino i modelli vecchi e nuovi è sempre viva.

Lo dimostra il successo di Auto e moto d’epoca di Bologna che ha visto crescere del 40% il numero dei visitatori.

Ora gli occhi sono puntati su Ginevra (26 febbraio-3 marzo), dove il Salone più celebre d’Europa riapre i battenti dopo aver saltato 4 edizioni, travolto dall’era Covid e dalla crisi che ne è seguita.

Renault al Palaexpo

Al Palexpo svizzero si annunciano già defezioni importanti come quelle dei gruppi tedeschi (Bmw, Mercedes e Volkswagen), Hyundai ha annunciato la sua assenza, mentre Stellantis ancora non si pronuncia.

Chi ha preso posizione in modo netto è invece Renault: al momento, sarebbe il solo grande brand europeo a contrastare l’onda cinese, che si dovrebbe riversare sul Salone ginevrino.

L’anteprima c’è già stata a Doha, gemellata con gli elvetici. Sandro Mesquita, direttore generale del Gims, che organizza il Salone, ha promesso costi contenuti e stand pre-allestiti, ma questo non sembra smuovere i grandi Marchi, che stanno orientando in modo diverso i loro investimenti.

Personalmente sposo la posizione di Renault e la sua giusta ambizione di celebrare l’auto europea nel suo tempio più classico.

Proprio nel momento in cui spirano più forti i venti d’Oriente.

Ultima modifica: 29 Novembre 2023