Italdesign Zerouno Duerta, la roadster di Moncalieri fa girare la testa

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Si chiama Zerouno Duerta il secondo modello della Italdesign di Moncalieri, specializzata nella produzione di automobili esclusive in serie ultra-limitata, destinate ai collezionisti. Dopo la versione coupé dello scorso anno ecco la roadster. La supercar perde il tetto ma le prestazioni restano immutate. E anche l’esclusività. Saranno infatti 5 gli esemplari disponibili, tutti prodotti entro fine 2018.

Come per la Zerouno coupé, il progetto per questo nuovo modello fa della leggerezza e dell’aerodinamica gli elementi principali. Per questa ragione l’intera carrozzeria è in fibra di carbonio, materiale utilizzato generosamente anche all’interno dell’abitacolo. Le modifiche apportate al telaio per consentire l’asportazione del tetto, anch’esso in fibra di carbonio, non hanno inciso sulle prestazioni. Il motore V10 5.2 aspirato da 610 cavalli consente una velocità massima di oltre 320 km/h. La trazione è integrale e il cambio automatico dual clutch a 7 rapporti con comandi al volante.

Il cofano anteriore mantiene il sistema Y duct per ottimizzare deportanza e flusso dell’aria durante la marcia. L’elemento che è stato completamente ridisegnato riguarda la parte superiore e posteriore del corpo vettura per consentire l’asportazione del tettuccio senza compromettere prestazioni e comfort a bordo anche a vettura scoperta.

Roll-bar e tettuccio morbido

I designer e gli ingegneri sono intervenuti riprogettando completamente l’area posteriore dell’abitacolo e il cofano motore. Sono stati inseriti due roll-bar per guidatore e passeggero che garantiscono la sicurezza degli occupanti in caso di ribaltamento. Il tettuccio è asportabile manualmente ma, in caso di maltempo durante il viaggio, la Zerouno prevede comunque una copertura morbida di emergenza.

Tantissime, come da tradizione Italdesign, le possibilità di personalizzare le vetture sia per quanto riguarda gli esterni, sia per quanto riguarda gli interni. Nessun dettaglio sui prezzi della Duerta, ma si pensa che ogni esemplare possa aggirarsi attorno ai 2 milioni di euro.

Ultima modifica: 6 Marzo 2018

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