Countryman e Cooper Mini brinda all’elettrico

di Giuseppe Tassi

La rivoluzione elettrica di Mini fa un passo importante. Al Salone di Monaco la casa britannica del gruppo Bmw ha presentato due nuovi modelli a impatto zero: la classica Cooper e la più avventurosa Countryman.

Entrambe dovrebbero sbarcare sul mercato italiano fra la primavera e l’autunno del 2024. E sempre il prossimo anno sarà tolto il velo alla Aceman, il crossover compatto.

Per garantirsi una transizione morbida verso il 2030, quando tutte le Mini prodotte saranno elettriche, il marchio ha deciso di centralizzare a Lipsia la produzione della Countryman sulla eclettica piattaforma Faar, quella su cui nasce la nuova Bmw X1.

L’obiettivo è di permettere a Mini di produrre anche la versione a benzina della Cooper (a Oxford) e le opzioni benzina e diesel della Countryman, in attesa della riconversione totale.

Ma nell’anteprima mondiale di Monaco brillano i due modelli elettrici proiettati sul futuro. Con la voglia di mantenere l’immagine giovanilstica e frizzante del brand anche nella nuova era delle auto a batteria.

Lo conferma il design essenziale delle due vetture, che ricalca le linee classiche di Mini e sposa la digitalizzazione con la sostenibilità.

Grinta Cooper

La Cooper tre porte evolve la sua firma luminosa e ritocca la calandra con un inserto nero . Gli interni, con sedili in pelle artificiali e tetto in materiale riciclato, sono spaziosi, il design nitido con un cruscotto nudo su cui campeggia il display oled rotondo, che può essere modificato in varie impostazioni.

Lo spazio del cambio scomparso è occupato da portaoggetti e dalle bocchette per la ricarica. Disponibile l’optional con sette diversi tipi di luce interna.

Gli sportelli hanno nuove maniglie a scomparsa che si aprono verticalmente mentre l’abitacolo mantiene la classica suddivisione in tre parti: con scocca, zona vetrata e tetto a contrasto in colore diverso.

I tecnici di Mini assicurano che la versione elettrica non toglierà nulla al classico go-kart feeling dell’auto. La Cooper E monterà un propulsore da 135 kW e 184 cv di potenza , capace di accelerare da 0 a 100 orari in 7,3 secondi con autonomia di 395 km.

La più sportiva SE propone invece un motore da 160kW e 218 cv con 6,7 secondi da 0 a 100 orari e 402 km di autonomia.

Sia Cooper che Countryman montano un evoluto sistema, il Mini Operating System 9 con Personal Assistant e comando vocale.

Più evidenti le novità sulla Countryman elettrica, che guadagna tanto in fatto di spazi. È più lunga di 13 cm e più alta di 6, mantiene l’aspetto aggressivo e avventuroso che la contraddistingue con la black band, i passaruota pronunciati e i suoni che replicano il ruggito di un motore termico.

Otto sono le modalità luminose disponibili all’interno insieme a un tetto panoramico con vetro oscurabile che mette in risalto la luminosità e la spaziosità della vettura.

Gli interni e il cruscotto ricalcano quelli della Cooper elettrica con la variante delle prese d’aria verticali che diventano elemento di design.Il capitolo motori prevede per la versione E 150 kW e 204 cv con accelerazione 0-100 in 8,6 secondi e autonomia di 462 km.

Per la versione SE a trazione integrale con doppio propulsore da 230 kW e 313 cv, accelerazione 0-100 in 5,6 secondi e autonomia di 433 km. È un nuovo mondo Mini che si apre nella scia di un grande passato.

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Ultima modifica: 1 Febbraio 2024