Wrangler è una icona, anzi la regina del fuoristrada. Se Jeep è diventato un archetipo dell’offroad a livello mondiale, Wrangler è l’erede diretta della Willys MB del 1941, il mezzo simbolo della liberazione dell’Europa. Uno dei miti, positivi, della seconda guerra mondiale e della successiva motorizzazione globale.
Wrangler arriva con la quarta generazione, settima se si va alle origini della serie JL. Sarà in concessionaria da settembre a un prezzo a partire da 48.000 euro. Attenzione, non è un SUV ma “il” fuoristrada. Una vettura dove design e funzionalità si intrecciano. La griglia a sette feritoie, ora tridimensionale e i fari circolari, a led (di serie su Sahara e Rubicon) e più grandi, sono una firma inconfondibile.
Camp Jeep 2018, la festa del fuoristrada made in USA
E’ un’auto pensata e sviluppata nel suo antico retaggio, la capacità di affrontare tutti i terreni, con implementazioni in chiave moderna. Jeep Wrangler, disponibile a passo corto a tre porte o a passo lungo a cinque, non rinnega le sue radici. Anzi, le esalta.
Declinata in tre allestimenti, Sport, Sahara ( più raffinata nelle dotazioni) e Rubicon, la più prestante sullo sterrato, non si tira indietro.
Perché? Semplicemente per il fatto che questa 4×4 dura e pura è stata esaltata nella sua efficienza da un pacchetto tecnologico di primo livello. L’abbiamo messa alla prova sulle pendenze austriache nei pressi dello Spielberg, dove da pochi giorni s’è svolto un GP di F1.
Wrangler colpisce nel segno, perché è davvero modulabile, anzi trasformabile. Proprio come la Willys, che nacque per esigenze militari. Sportelli, tettoe parabrezza possono essere rimossio ripiegati in soli 14 minuti. Una caratteristica speciale, che permette di vivere emozioni diverse.
La qualità delle prestazioni in offroad è garantita da due sistemi. Il Command-Trac su Sport e Sahara e Rock-Trac su Rubicon. Quest’ultimo dotato di riduttore 4LO, rapporto finale pari a 4:1 e bloccaggi elettrici dei differenziali Tru-Lok.
Ma anche per Sahara e Sport ci sono le marce ridotte. Per tutte l’altezza da terra è stata aumentata, come gli angoli di attacco, di uscita e di dosso. Anche il guado può superare gli 80 centimetri.
Presente anche un differenziale centrale a controllo elettronico che permette un passo più preciso su strada. Su Rubicon per affrontare l’impossibileci sono i differenziali anteriore e posteriore bloccabili. La commutazione tra quattro e due ruote motrici può essere effettuata sino a 72 km orari. La barra stabilizzatrice anteriore può essere disconnessa per aumentare l’escursione delle sospensioni nei passaggi più difficili.
Il tutto viene esaltato dalla presenza del cambio automatico ZF a otto rapporti(sempre ottimo) e dalla presenza delle marce ridotte. Si arrampica ovunque Wrangler: certo, è bella con le numerose personalizzazioni, ma non si fa certo spaventare da fango e rocce. Anzi.
Wrangler, potenti motori benzina e Diesel
A questo contesto si uniscono i motori, longitudinali (altra raffinatezza). Ci sono l’esuberante benzina 2 litri da 272 cavalli e 400 Nm di coppia. E il poderoso Diesel 2.2 litri da 200 cavalli e 450 Nm di coppia. Davvero inarrestabile ed esaltante in fuoristrada e più “civile” rispetto alla Wrangler precedenti. Certo, non aspettatevi un comportamento surrogato da berlina su asfalto, come accade per molti SUV. Wrangler è migliorata, ma la sua anima rimane votata al divertimento e all’avventura.
Il comfort è accettabile, ma non paragonabile a vetture di indole stradale. Lo sterzo, pur migliorato, è concepito per adattarsi agli sterrati, più incerto su asfalto., Bene anche gli interni, con una qualità implementata per materiali e assemblaggi. Aggiornato l’infotainment con schermi da 7 o 8,4 pollici, completa l’offerta dei sistemi di assistenza alla guida.
Wrangler nel 2020 sarà anche più virtuosa, con una versione ibrida plug-in. Ma anche così com’è adesso è una immortale. Vero modello originale del fuoristrada, unico nella classe media, aspettando il nuovo Land Rover Defender. Wrangler ha il vantaggio della continuità, fedelissima alla sua storia, alle sue qualità. E anche al passo con i tempi. Chapeau.
Ultima modifica: 28 Novembre 2018