Volkswagen si trova ad affrontare una fase critica nell’industria automobilistica europea, in particolare in Germania.
Il trend negativo dell’ultimo trimestre, con un margine di profitto del 2,1% per il marchio Volkswagen, evidenzia la necessità di un’azione immediata per garantire la competitività e salvaguardare i posti di lavoro.
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In questo contesto, l’azienda ha avviato un secondo round di contrattazione collettiva con IG Metall, il sindacato dei metalmeccanici, a Wolfsburg. Volkswagen ha avanzato una serie di richieste ai propri collaboratori, con l’obiettivo di ridurre i costi del lavoro e aumentare l’efficienza.
Arne Meiswinkel, negoziatore capo di VW AG, sottolinea che “solo chi opera con successo può offrire posti di lavoro sicuri” e che “ridurre il costo del lavoro e portarlo a un livello competitivo rispetto al benchmark del settore è una leva fondamentale“.

Il piano di Volkswagen
Tra le richieste avanzate del Costruttore vi è una riduzione del 10% delle retribuzioni dei dipendenti soggetti ai contratti collettivi. Meiswinkel rassicura che, anche con questa riduzione, i livelli retributivi in Volkswagen rimarrebbero competitivi rispetto alla media del settore.
Oltre alla riduzione salariale, Volkswagen propone una revisione del sistema di bonus per i dipendenti della fascia Tarif Plus, legandolo al sistema di partecipazione agli utili. Si propone inoltre l’eliminazione del bonus di anniversario e di quello mensile di 170 euro.
Altre misure di efficienza riguardano l’assunzione di apprendisti e studenti duali, che dovrebbe essere basata sulle effettive necessità dell’azienda, e l’utilizzo del lavoro temporaneo, che dovrebbe avvenire alle condizioni collettive di riferimento per il settore.
Volkswagen ritiene che un contratto collettivo aziendale competitivo e a prova di futuro, con condizioni di lavoro uniformi come le 35 ore settimanali e l’eliminazione della clausola di salvaguardia per i dipendenti assunti prima del 2005 (HTV I), sia un ulteriore elemento di efficienza.
Le parti coinvolte nella contrattazione collettiva hanno concordato di istituire tre comitati tecnici per discutere in modo più approfondito i temi del “sistema di bonus Tarif Plus“, del “lavoro temporaneo” e degli “apprendisti e studenti duali”.
Il prossimo round di negoziati si terrà il 21 novembre 2024, mentre l’obbligo di astensione dalle azioni sindacali termina il 30 novembre 2024.
Ultima modifica: 1 Novembre 2024