Un segnale rilevante per il comparto automobilistico è giunto dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti. Matteo Salvini ha annunciato l’intenzione di eliminare il Superbollo nel breve termine.
Sta lavorando a un intervento che potrebbe concretizzarsi anche prima della prossima Legge di Bilancio. La procedura sarà graduale, innalzando progressivamente la soglia di potenza oltre cui si applica l’imposta.
La posizione espressa include un netto rifiuto del Green Deal europeo e della spinta verso la sola propulsione elettrica dopo il 2035. Questa imposizione viene definita una “follia“, potenzialmente deleteria per l’economia, il commercio e l’industria del nostro Continente. Si intende inoltre rivedere le normative che agevolano le automobili elettriche in ambito aziendale, considerate inefficaci.

Il Superbollo rappresenta una tassazione istituita nel 2011, che grava sui proprietari di veicoli la cui potenza supera un determinato livello. L’importo richiesto è di 20 euro per ogni kW che eccede la potenza di 185 kW, corrispondenti  a 250 cavalli.
Una soglia giudicata piuttosto bassa, tale da includere anche mezzi non necessariamente considerati autentiche supercar. Nel tempo, per schivare l’imposizione e preservare i volumi di vendita, alcuni Costruttori hanno approntato versioni specifiche dei loro prodotti per il mercato italiano, caratterizzate da potenze inferiori al limite soggetto a tassazione.
Il ricavo annuo per lo Stato derivante dal Superbollo si stima intorno ai 200 milioni di euro. Il Ministro Salvini ha dichiarato: “Abbiamo le coperture per un’abolizione prima graduale poi definitiva“.
Il Superbollo e le distorsioni del mercato
Dal suo esordio, il Superbollo ha comportato un onere totale di circa 1,5 miliardi di euro per gli automobilisti italiani. Queste somme, benché confluite nelle casse pubbliche, hanno generato notevoli scompensi nel mercato dell’automobile.
Il mercato del nuovo e dell’usato delle auto termiche con potenza superiori a 250 cavalli è calato e con esso tutto l’indotto, riducendo anche il patrimonio storico.
Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, accoglie con favore l’ipotesi di superare la tassa. Essa viene bollata come una tassazione iniqua e “sbilanciata“, non applicabile “a tutte le auto anche quando superano i 185 KW di potenza“.

Superbollo, effetti indesiderati
Un aspetto di disuguaglianza evidente riguarda le vetture ibride o elettriche di recente fabbricazione. Pur superando ampiamente i 185 kW di potenza complessiva, non sono obbligate al pagamento.
Il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli, denuncia come la tassa sia “iniqua e sbilanciata“. La ragione è che la tassa si applica unicamente “ai soli motori termici, e non alla parte elettrica“. Un esempio fornito è una berlina plug-in con circa 360 cavalli (264 kW) che non paga alcun Superbollo, dato che il suo motore a benzina eroga 200 cavalli e la componente elettrica fornisce i restanti 160 cavalli.
L’istituzione della tassa, decretata dal Decreto Legge numero 98 del 6 luglio 2011, ha previsto un carico fiscale decrescente nel tempo: 12 euro per kW dopo 5 anni dall’immatricolazione, 6 euro dopo 10 anni, 3 euro dopo 15 anni, fino alla sua completa estinzione dopo 20 anni.
Nonostante le entrate per lo Stato abbiano toccato circa 1,5 miliardi di euro tra il 2011 e il 2024, la tassa ha prodotto pesanti alterazioni. Inizialmente, si è assistito a una chiara diminuzione delle nuove registrazioni di veicoli oltre i 185 kW.
Successivamente, si è verificato un aumento dei “falsi leasing“, ovvero automobili con targa straniera noleggiate a clienti italiani per evitare bollo, Superbollo e altre imposte.
Sono cresciute anche le cancellazioni dal PRA di veicoli potenti con il pretesto dell’esportazione, mentre in realtà questi continuano a circolare in Italia con targhe di altri Stati europei.

Superbollo, come è informazioni chiave:
- Soglia di potenza per il Superbollo: superiore a 185 kW
- Costo per kW oltre la soglia: 20 euro
- Introiti annuali stimati per lo Stato dal Superbollo: circa 200 milioni euro
- Costo totale del Superbollo per gli automobilisti italiani (2011-2024): circa 1,5 miliardi euro
- Riduzione del dopo 5 anni dall’immatricolazione: a 12 euro per kW
- Riduzione del dopo 10 anni dall’immatricolazione: a 6 euro per kW
- Riduzione del dopo 15 anni dall’immatricolazione: a 3 euro per kW
- Abolizione totale del Superbollo dopo 20 anni dall’immatricolazione
- Costo del Superbollo per una Ferrari Daytona SP3 (618 kW): 8660 euro
- Costo del per un’Alfa Romeo Stelvio benzina 280 cv (206 kW): 420 euro
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Ultima modifica: 14 Maggio 2025


