Ecco il piano Stellantis, che venderà solo auto elettriche a batteria in Europa entro il 2030. E un terzo di queste passerà solo dall’online. Sono due degli obiettivi di Dare Forward 2030, il piano strategico illustrato ieri ad Amsterdam dall’amministratore delegato Carlos Tavares, a poco più di un anno dalla nascita del gruppo che ha incorporato Psa ed Fca in una galassia globale di 14 marchi.
Con il nuovo piano Stellantis si impegna a diventare il campione del settore nella lotta contro l’emergenza climatica, raggiungendo le zero emissioni nette da carbonio entro il 2038, con una riduzione del 50 per cento entro il 2030. In questo quadro, ha spiegato Tavares, «stiamo preparando la strada affinché il 100% delle vendite in Europa e il 50% delle vendite negli Stati Uniti siano costituite da veicoli elettrici a batteria (Bev) entro la fine del decennio». Sempre entro il 2030 il gruppo lancerà 75 nuovi modelli solo elettrici, 45 dei quali entro il 2024.
Tavares ha colto l’occasione anche per presentare la prima Jeep con motore solo elettrico, che sarà lanciata nella prima metà del prossimo anno e assemblata in Polonia.
Stellantis prevede di arrivare a vendere un milione di vetture con motore solo elettrico nel 2024, per salire a tre milioni nel 2027 e a cinque milioni nel 2030.
Per gli stessi anni Tavares ha indicato gli obiettivi di fatturato, che sono posizionati a 200 miliardi di euro nel 2024, a 250 miliardi nel 2027, fino ad arrivare a 300 miliardi nel 2030, un raddoppio secco rispetto ai 152 miliardi del 2021. Dal punto di vista finanziario, il gruppo prevede di mantenere in tutto questo periodo un volume di investimenti nell’ordine dell’8 per cento dei ricavi, dall’8,6 per cento del 2021. Il risultato operativo, che l’anno scorso aveva raggiunto il livello record dell’11,8 per cento dei ricavi, si manterrà superiore al 10 per cento per tutto il resto del decennio, per superare il 12 per cento nel 2030. Un altro target sfidante del piano è quello sull’ecommerce: Stellantis punta ad arrivare nel 2030 a vendere un terzo delle sue auto online.
Nel 2021, le auto vendute online dal gruppo sono state 100mila. Fino al 2024 l’obiettivo è di raddoppiare ogni anno il numero delle vendite online, per arrivare appunto a un terzo del totale alla fine del decennio. L’espansione del gruppo continuerà a fare leva sui mercati principali dove opera, ma crescerà gradualmente anche nelle altre aree geografiche. Se nel 2021 l’Europa e il Nord America hanno rappresentato 1’85 per cento dei ricavi netti, nel 2030 Tavares prevede che questa quota scenderà al 72 per cento. Il prossimo anno verrà inaugurato un nuovo stabilimento produttivo in Indonesia ed entro il 2030 il gruppo punta a raggiungere in Cina un volume d’affari di 20 miliardi di euro, lanciando 30 modelli e facendo leva sulle nuove strategie di sviluppo che sono in fase di ultimazione per i marchi Psa e Citroèn e per Jeep.
Alfa e Lancia da riportare in alto
L’Italia per il gruppo è una colonna portante e Tavares ha assicurato: «Stiamo investendo per rilanciare Alfa Romeo, Lancia ed elettrificare la Fiat». Per la gigafactory di Termoli, Tavares ha promesso che la sigla arriverà «fra poche settimane».
L’ad ha però sottolineato, riferito all’Italia, «che non bisogna avere paura dei cambiamenti, che bisogna essere dinamici».
Elena Comelli
Ultima modifica: 3 Marzo 2022