Non si torna più indietro: calendario fitto per tutti. La de-carbonizzazione è diventato un imperativo per i grandi Costruttori auto, imposta dai legislatori, almeno quelli europei. Ognuno ha la sua scaletta. Il traguardo per la totale carbon neutrality, indicato a molti, è il 2050. Che significa totale indipendenza, dei veicoli, ma anche di tutta la filiera della produzione, dai combustibili fossili. Toyota per prima messo in scaletta l’obiettivo, annunciato nel 2015 con l’Environmental Challenge 2050. Mercedes è stata ancora più confidente: nel 2021 ha reso pubblica la sua strategia Ambition 2039.
La chiave a medio-breve termine per il comparto auto riguarda l’addio ai modelli con motore endotermico, che per oltre un secolo ha rappresentato lo standard assoluto della mobilità. L’Europa ha fissato lo stop alla produzione per il 2035, ma è chiaro che le Case stanno regolando i rispettivi piani industriali.
Per il Gruppo Stellantis Alfa Romeo ha ufficializzato la sua conversione totale all’elettrico nel 2027, ma sarà anticipata da DS, che dal 2024 presenterà solo modelli nuovi a batteria, come Lancia dal 2026. Fiat invece farà il grande salto nel 2030, togliendo per quella data dalla gamma tutti i motori tradizionali. Lo stesso vale, in Europa, per Jeep. Opel dal 2026 sarà un Marchio solo elettrico, Peugeot dal 2030, ma entrambe solo in UE.
Nella galassia di VW, Audi ha fissato al 2033 lo stop totale nella vendita di modelli con motori endotermici, anche ibridi. Skoda punta al 79% di vendite EV per il 2030. Volkswagen punta nel 2033 a interrompere la produzione dei motori tradizionali.
Ford in Europa avrà una gamma interamente elettrificata nel 2026 e dal 2030 solo con auto full electric.
BMW, che continua uno sviluppo di tutte le tecnologie, punta ad arrivare al 2030 con il 50% di vendite di auto elettriche, ribadendo di essere pronta ad adeguarsi a qualsiasi bando deciso dalla UE. Nel Gruppo, l’ultima nuova Mini “tradizionale” arriverà nel 2025. Mercedes dal 2030, almeno in Europa e in Cina, venderà solo auto elettriche.
Per l’alleanza Renault Nissan, il primo sarà il Marchio sportivo Alpine, con solo lanci di auto a batterie dal 2024. Dacia, legata a un clientela popolare, che guarda al sodo e al prezzo, invece tiene duro sui motori termici, ibridi e a GPL, con l’intenzione, assieme a Renault di chiedere un rinvio dell’abbandono del propulsori endotermici dal 203o al 2040. Nissan per il 2030 punta a vendere solo auto elettriche o ibrida nel Vecchio Continente,
Diluito anche il piano di Honda, che a livello globale, stima di essere solo elettrica dal 2040. Anche Hyundai e Kia seguono una progressione meno incombente: al 100% in Europa dal 2035 e nel resto del mondo cinque anni dopo. Conservativa anche Mazda, aperta a tutte le tecnologie: dal 2030 il 75% di auto elettriche e il 25% ibride.
Più rapido il Gruppo Jaguar Land Rover, che dal 2030 offrirà modelli solo elettrici, come Volvo. Toyota tiene aperte tutte le porte: per il 2030 il 95% delle vetture in Europa saranno iride, elettriche o idrogeno a fuel cell.
Le supercar
Nel comparto del lusso Aston Martin prevede che dal 2030 le vendite saranno al 50% di EV. Bentley invece prevede, sempre dal 2030, di diventare a emissioni zero, come Rolls-Royce. Ferrari ha fissato il primo lancio di una Rossa elettrica nel 2025, ma non ancora stabilito se e quando abbandonare il mitico V12. Porsche per il 2030 sarà all’80% solo elettrica o ibrida. Solo la mitica 911 avrà anche motori a combustione, probabilmente con carburante sintetico. Ma anche qui le porte sembrano chiudersi.
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Ultima modifica: 30 Ottobre 2022