Chi si ricorda di quel vecchio Carosello con Carmencita e il Caballero dal «baffo che conquista«? Questione di anagrafe… Ebbene, Seat Arona, ha proprio il baffo che conquista! Nel senso che la mission di questo nuovo crossover del segmento B è quella di portare nuovi clienti al marchio spagnolo del gruppo Volkswagen che sta vivendo una fase di grande crescita. E non si tratta di una mission impossible.
«Da gennaio a settembre di quest’anno». Spiega Roberto Toro, responsabile della comunicazione, durante la presentazione internazionale a Barcellona. «Abbiamo consegnato 354.900 vetture, pari a quante ne vendemmo in tutto il 2013, con un miglioramento del 13,4%. Una crescita costante per tutti i modelli, Leon, Ibiza, Ateca e ora il gioiellino Arona che si inserisce in un mercato in forte sviluppo. Negli ultimi 6 anni nel segmento B-suv l’incremento delle vendite complessivamente è stato del settecento per cento. E l’anno prossimo completeremo la gamma con un suv grande».
Con Arona, Seat punta molto sul mercato italiano nel quale le vendite di crossover crescono più che altrove. Quest’anno se ne consegneranno circa 295 mila con un +18% rispetto al 2016. E Arona è destinata a fare la sua parte fin da fine ottobre, inizi novembre quando arriverà nei concessionari.
E, primo suv in Italia, ci sarà anche una versione a metano. Secondo la Casa spagnola, la chiave del successo di questo nuovo modello si compone di vari elementi. Design funzionale, dinamismo, comfort, accessibilità, easy to drive, rapporto qualità/prezzo, emozione e tecnologia. Le dimensioni compatte non penalizzano la spaziosità interna e ne fanno un’auto multifunzione. Duona sia in città sia durante il week end o in vacanza. Grazie anche all’altezza da terra di 190 mm e alle sospensioni regolabili (optional). Da sottolineare le 68 possibili combinazioni di colore, col tettuccio disponibile in tre colorazioni diverse. L’abbiamo provata sulle strade intorno a Barcellona in autostrada e sulle curve della carretera di Vallvidrera, fino al Tibidabo.
Due le versioni testate
Il benzina turbo 1.0 Eco TSI Xcellence (tre cilindri) da 116 cv con cambio manuale a 6 rapporti (21.470 euro, chiavi in mano) e il diesel turbo 1.6 TDI Xcellence da 95 cv con cambio automatico DSG (poco meno di 24.000 euro). Pensavamo di notare una grande differenza in termini di coppia ed elasticità, invece ci siamo dovuti ricredere in quanto il benzina sembra un diesel, con una coppia di 200 Nm già a 2.000 giri.
La Seat Arona è comoda, spaziosa, incollata sul terreno. E se la cava, nonostante non abbia la trazione integrale, anche off road, su terreni sconnessi e poco agevoli. In questo aiuta molto la dotazione dei vari sistemi di assistenza alla guida che, a seconda delle versioni, appartengono già a vetture del segmento superiore. Come front assist, hill hold control, rilevamento stanchezza del conducente, sensori pioggia e luci, frenata anticollisione multipla, senza dimenticare il sistema keyless.
Cui si aggiungono lo schermo «touch« da 8 pollici, il caricabatterie wireless per smartphone con amplificatore del segnale Gsm. E un sistema audio molto avanzato e potente. Insomma questa Arona ci è piaciuta ed è da preferire per l’ottimo rapporto tra qualità (tedesca) e prezzo. Per il lancio (fine mese) ci saranno solo i motori benzina da 95 e 115 cv con cambio manuale e automatico. Mentre già a novembre arriveranno i primi diesel sempre da 95 e 115 cv con i due tipi di cambio.
L’anno prossimo sarà la volta del 1.0 TGI 90 cv a metano e del 1.5 TSI EVO 150 cv con cambio manuale a 6 rapporti. Prezzi a partire da 16.950 euro chiavi in mano per la 1.0 ECO Tsi 95 cv Reference. Mentre la diesel d’attacco, 1.6 TDI 95 cv Reference, costa 19.570.
Cesare Paroli
Ultima modifica: 23 Ottobre 2017