Il sistema delle accise sui carburanti sta per subire una notevole variazione. Le Camere hanno approvato un atto che prevede un incremento del prezzo del gasolio e una riduzione di quello della benzina. Tale decisione è stata presa al fine di reperire risorse per il trasporto pubblico locale. La ragione di questa iniziativa è la necessità di riequilibrare la tassazione dei due carburanti.
La variazione delle accise si concretizzerà in un progressivo avvicinamento dei due valori
Inizialmente, l’aliquota sul gasolio aumenterà di un centesimo ogni anno, mentre quella sulla benzina si ridurrà in modo analogo. L’intento è di giungere a una condizione di parità entro il 2030. Tale riallineamento permetterà allo Stato di incamerare maggiori introiti. Il primo anno, l’eccedenza sarà di 100 milioni di euro, che saliranno a 200 milioni il secondo anno e a 500 milioni il quinto.
Questa operazione è stata promossa dal governo per finanziare il rinnovo contrattuale dei dipendenti del trasporto pubblico locale per il triennio 2024-2026. L’accordo riguarda 110mila lavoratori del settore. La questione era da tempo oggetto di confronto tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). La Commissione Europea ha esercitato pressione affinché l’Italia separasse la fiscalità dalle quantità di carburante venduta.
Bruxelles suggerisce di legare le tasse all’impatto ambientale, per dissuadere l’uso di combustibili dannosi per la salute. Il ministero dell’Ambiente, nel “Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi” (Dad), evidenzia che la tassazione minore sul gasolio rispetto alla benzina non è giustificata dal punto di vista ecologico. Il riallineamento delle accise è stato approvato dalle Commissioni Finanze del Senato e della Camera. Le Camere hanno sollecitato il governo a mettere in atto un graduale avvicinamento delle aliquote.
Questo processo si realizzerà in un arco di tempo adeguato. La misura prevede un aumento dell’accisa sul gasolio compreso tra uno e due centesimi di euro al litro e una corrispondente diminuzione per la benzina. “Non c’è alcun aumento delle accise sui carburanti“, ha dichiarato il senatore di FI Antonio Trevisi, relatore alla norma ha poi aggiunto: “C’è, invece, un doveroso riallineamento sulla base del principio che chi meno inquina, meno paga“. In realtà, si tratta di una riduzione dello sconto sul gasolio.
“Si avrà, di fatto, da un lato la riduzione delle accise sulla benzina, per cui, ad esempio, chi si sposta in città con un’auto alimentata a benzina risparmierà circa 30 euro l’anno, mentre, dall’altro, ci sarà un aumento in egual misura per il diesel, che comunque beneficia già di accise agevolate“, ha affermato Trevisi. L’aumento delle accise sul gasolio è stato motivato da studi che hanno dimostrato l’elevata tossicità del particolato ultrafine derivante dalla combustione dei motori diesel. Tale particolato è ritenuto responsabile di gravi patologie come l’aterosclerosi e le malattie ischemiche delle coronarie.
La decisione di aumentare la tassazione del gasolio rientra in una strategia più ampia volta a scoraggiare l’uso di sussidi considerati dannosi per l’ambiente. La misura è stata richiesta dall’Unione Europea e dai movimenti ambientalisti italiani. Il provvedimento sarà recepito dal governo tramite un decreto interministeriale. L’obiettivo finale dell’operazione è indirizzare i consumatori verso scelte più sostenibili. Il nuovo sistema di tassazione cerca di incoraggiare comportamenti più rispettosi dell’ambiente.
La modifica delle accise rappresenta un’azione concreta verso la diminuzione dell’inquinamento atmosferico. L’equiparazione delle accise tra gasolio e benzina si inserisce in un contesto di politiche ambientali più vaste. Il governo si impegna a incentivare un modello di mobilità più sostenibile. L’aumento del costo del gasolio è quindi uno stimolo per la transizione verso fonti di energia meno inquinanti. Le risorse provenienti dall’incremento delle accise saranno destinate al miglioramento del trasporto pubblico locale.
Questa strategia mira a favorire una valida alternativa all’utilizzo dei mezzi privati. Il provvedimento si configura come un elemento cruciale per un futuro più verde. Il governo intende sostenere i cittadini nell’adozione di comportamenti virtuosi. La modifica delle accise sui carburanti rappresenta un impegno tangibile verso un sistema di mobilità più equo e sostenibile. La nuova politica fiscale sui carburanti mira a favorire un cambiamento radicale nel settore dei trasporti.
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Ultima modifica: 24 Gennaio 2025