Renault Espace 2024, prova. Da monovolume a Suv

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Renault Espace cambia pelle. La sesta generazione del modello, dal 1984 archetipo della monovolume in Europa, taglia i ponti con quattro decadi. Passa da MPV e Suv, allineandosi a una domanda sempre più forte.

E’ un dato di fatto le grandi auto da famiglia, o in ogni modo votate allo spazio, piacciono soprattutto con le ruote alte. Come si suol dire, k’occhio vuole la sua parte, a prescindere dalla funzionalità, che cambia, pur rimanendo elevata.,

Renault ha optato per un (altro) sport utility, Espace VI nasce sulla piattaforma modulare Cmf-Cd, l’attuale fiore all’occhiello dell’alleanza con Nissan e Mitsubishi.

Nuovo Espace pare una evoluzione di Austral (qui la prova di QN Motori) con 20 centimetri in più di lunghezza (4,72 metri) e soprattutto sette di passo, che fanno la differenza nei dintorni dello sbalzo posteriore per la terza fila di sedili.

I sette posti ci sono ma la precedente generazione di Espace, da autentica monovolume, seppur più bassa della media, con 4,86 metri di lunghezza garantiva una abitabilità superiore.

Sul Suv le ultime due solo “estraibili” con estrema facilità tirando, senza fatica, una cinghia. Facile, ma i posti 6 e 7 non sono per taglie forti e anche le medie non sguazzano.

Infatti la sistemazione rapida, ma accesso non agevolissimo. E’ necessario fare scorrere la seconda fila – fino a 20 centimetri – reclinare lo schiena e il gioco è fatto. Una volta seduti c’è spazio per le gambe, ma per la testa è agevole fino a 1,65 metri di altezza. Taglie molto giovani e small, non oltre, con in bagagliaio che scende a 159 litri.

Il cuore è forte e moderno, la sola motorizzazione prevista è la full hybrid E-Tech, composta dal tre cilindri 1.2 turbo-benzina, coadiuvato da due propulsori elettrici, dal cambio robotizzato a quattro marce “termiche” e due elettriche: 199 cavalli pronti.

Invece sono tre allestimenti quello del test è Esprit Alpine, tra i plus il 4Control, l’asse posteriore sterzante.

A bordo si apprezza la plancia, che riprende quella di Austral. Strumentazione con display da 12,3 pollici e schermo centrale, e verticale, da 12”, entrambe di facile consultazione gestione. L

a seduta è a poco più di 60 centimetri da terra, da considerare ormai classica per un Suv. Tutto al suo posto, o quasi, sul lato destro del volante ci sono leve cambio, tergi, audio: un po’ troppe, bisogna prendere un po’ di tempo entrare in sintonia.

Su strada  Espace conferma l’efficienza del sistema ibrido di Renault, coadiuvata dal 4Control che, a nostro avviso, regala le maggiori soddisfazioni negli spazi stretti. L’asse posteriore può controsterzare fino a 5°, regalando un’agilità in manovra da Segmento B, come se l’auto fosse lunga quattroo metri, non oltre 4,70. Eccellente agilità.

Renault Espace - Test Drive Porto

Espace, guida e consumi

Se si guida in modo fluido, sfrutta il più possibile di 50 KW del motore elettrico principale. Anche il veleggiamento entra in azione con grande tempismo. Il quintale in più di peso rispetto ad Austral, rispetto alla quale è più morbida di sospensioni, non è percepibile anche alzando il ritmo: cede solo due decimi nello zero-cento, confermando peraltro il dichiarato. Precisa e sicura, con un rollio limitato, che rende i viaggi piacevoli.

Il suono del motore benzina si fa sentire quando ricarica la compatta batteria, peccato veniale, perché insieme all’elettrico garantisce riprese pronte. Semmai il cambio non garantisce passaggi di marca istantanei, ma non è nata per scattare

Notevoli i consumi, con una percorrenza media di 17 km/litro, il che significa che con i 55 litri di serbatoio si possono percorrere oltre 900 chilometri.

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Ultima modifica: 5 Marzo 2024