Reinova «Il futuro della mobilità non è roseo»

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Reinova, con sede a Solliera in provincia di Modena, è un laboratorio dedicato allo sviluppo e alla validazione di componenti per il powertrain elettrico e ibrido per la mobilità sostenibile nato dall’idea di REI Lab s.r.l., Unindustria RE e Fondazione REI, con il supporto di importanti partner bancari – come Intesa San Paolo – e primarie aziende e imprenditori del territorio.

A poco più di un anno dalla sua fondazione ha reso operativo collaborazioni importanti.

Con Energica Motor Company per l’ideazione di test tecnologici che riguardano lo sviluppo e la validazione di componenti per la e-mobility.

Con Dell’Orto per la promozione e la commercializzazione di sistemi di powertrain per la mobilità urbana e la diffusione in larga scala dell’elettrificazione di applicazioni fino a 20kW.

Con Tec Eurolab per l’implementazione della tomografia industriale computerizzata e la validazione delle batterie e delle componenti elettriche.

Con Social Self Driving per lo sviluppo di un innovativo sistema di guida autonoma e semi-autonoma.

Con Block Harbor Cybersecurity per la realizzazione di un progetto di cybersecurity, sicurezza e connettività auto.

Ma ci sono delle ombre nel futuro della mobilità, come afferma Giuseppe Corcione, CEO di Reinova

Dall’inizio delle attività, l’azienda ha perseguito i suoi obiettivi con determinazione e grinta consolidando la sua posizione di polo innovativo per la mobilità sostenibile e oggi punta già a raggiungere ambiziosi traguardi: raddoppiare il fatturato nel 2022 e puntare ai 50 milioni di euro entro il 2026 e, in parallelo, una crescita strutturale che riguarderà anche l’organico, con 65 dipendenti previsti entro l’anno, e 100 dipendenti entro il 2025-26.

Il futuro della mobilità non si presenta roseo, anzi. L’emergenza sanitaria, la carenza di materie prime, la conseguente crisi dei semiconduttori e l’attuale squilibrio socio-politico scaturito dal conflitto in Ucraina hanno segnato gravemente il mercato automotive che ha registrato, negli ultimi due anni, un rallentamento della produzione di veicoli nuovi, un aumento rilevante dei prezzi e un consequenziale calo di vendite davvero preoccupante”.

I nodi da risolvere

“Vista la situazione attuale, è davvero necessario che l’Unione Europea incentivi il reshoring della produzione permettendo dunque ai Paesi interni all’Unione di raggiungere una certa indipendenza e, orientativamente entro cinque anni, di avere una propria produzione di materie prime. Bisognerebbe investire maggiormente sull’industria elettronica che – pur richiedendo ingenti capitali e tempi d’esecuzione degli impianti produttivi piuttosto lunghi – rappresenta una concreta e reale soluzione atta a tutelare l’ambiente e il benessere della popolazione.

Infine, è necessario supportare il lavoro di fornitori in grado di trovare soluzioni differenti e alternative che rispondano alle nuove e future esigenze del mercato e di centri più efficienti e all’avanguardia come Reinova in grado di contribuire a una vera e propria rivoluzione della mobilità del futuro, più sicura, sostenibile e innovativa”.

Reinova

Ultima modifica: 20 Settembre 2022