Un mondo che viaggia a due velocità, ma che promette di diventare il perno attorno al quale ruota la transizione ecologica in atto. La terza edizione dell’Osservatorio Continental sulla Mobilità e sulla Sicurezza Stradale riferisce questo, la mobilità elettrica piace ma ancora gli italiani non si sentono pronti.
La ricerca di Euromedia Research, diretto da Alessandra Ghisleri, e Kearney, società di consulenza strategica rappresentata da Andrea Marinoni, parla di un 66,1% dei tremila intervistati che sarebbe interessato a comprare un’auto elettrica, ma solo il 12,1% ne ha provata una. Il 63,7 si sente informato in materia ma quando si parla di plug in solo il 47% sa davvero di che cosa stiamo parlando.
Stando alla ricerca dell’Osservatorio Continental, uno dei problemi è che per il 17,7% (in particolare per i cosiddetti baby boomer, ovvero le persone che oggi hanno dai 57 ai 75 anni) parliamo di beni di lusso. E il 52,4% pensa che si tratta di mezzi adatti solo a viaggi brevi in città.
Per l’80,6% bisogna pianificare tutte le soste di un viaggio lungo. In generale, i punti di forza delle auto elettriche sono la silenziosità e il fatto che non inquinano. Per contro, vengono percepite come troppo costose, con un’autonomia limitata e alle prese col problema della scarsa diffusione delle colonnine.
Alessandra Ghisleriha tratto le conclusioni dopo aver illustrato i numeri dell’Osservatorio Continental.
“I tempi non saranno brevi perché il salto diretto verso l’elettrico è e sarà molto complicato. Le case automobilistiche e le Istituzioni hanno davanti a sé molte sfide da affrontare; tuttavia, la maggior parte dei consumatori italiani, nonostante alcuni chiaroscuri, sembrano interessati e pronti a far parte dell’ingranaggio che ci porterà ad avere un futuro elettrico… e non solo! Se le istituzioni e le case automobilistiche sono impegnati nel fare la loro parte, i noleggiatori e la rete delle concessionarie, come vetrina di una nuova mobilità sostenibile, hanno oggi la grande opportunità di incidere fortemente sulle scelte dei consumatori e accompagnarli verso l’elettrico”.
“Ci ritroviamo davanti a un unico Paese, ma frammentato in tante Italie. Dal nostro studio emerge che i fattori di unicità e di complessità che caratterizzano il mercato italiano potrebbero rallentare lo sviluppo della mobilità elettrica nei prossimi anni. L’e-mobility è un ecosistema complesso, costituito da più elementi da sviluppare in modo armonico: intorno a performance dei veicoli, normative chiare e infrastruttura adeguata, vi è anche l’opportunità di introdurre nuovi servizi integrati a valore aggiunto. E’ fondamentale una vera alleanza tra i protagonisti della filiera della mobilità”, ha concluso Andrea Marinoni dopo il suo intervento durante la presentazione dell’Osservatorio Continental.
Luca Talotta
Ultima modifica: 26 Ottobre 2021