di Giuseppe Tassi
Il fulmine che solca il marchio Opel è più che mai di attualità.
Dal 2028 la casa di Russelsheim produrrà solo veicoli elettrici ma il processo di trasformazione brucia le tappe, perché entro quest’anno saranno 15 i modelli elettrificati sul mercato.
E dal 2024, con il lancio del B Suv Crossland in versione full electric, tutta la gamma Opel avrà ‘sorelline’ a elettroni accanto alle auto con il tradizionale motore termico.
In questa strategia si inserisce il test-drive di Astra elettrica sulle strade di Berlino. La compatta Opel, autentica bestseller della Casa, aggiunge alle motorizzazioni tradizionali la versione a impatto zero.
Nella sua elegante veste blu sembra pronta per un ballo di gala. La linea è quella tradizionale, con il muso allungato e un tratto da coupè. La calandra è nera e stretta, segnata dal disegno luminoso dei fari a led . Cerchi da 18 pollici e vernice bicolore, con tetto e interni degli specchietti in nero, completano la fisionomia della nuova nata.
A spingere Astra un motore elettrico da 156 cv posto sull’asse anteriore collegato alla batteria da 54 kWh posizionata sul pianale.
Il peso decisamente contenuto (sotto i 1700 kg) consente all’elettrica Opel uno scatto da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi, una punta di velocità di 170 km/h e un’autonomia di 418 km.
Secondo i tecnici del marchio è una vettura pensata per soddisfare tutte le esigenze: l’uso cittadino con spostamenti brevi ma pure le trasferte a lunga percorrenza di un week end.
Opel Astra elettrica, come va su strada
Alla guida risulta davvero piacevolissima. Silenziosa, quasi felpata anche grazie a un perfetto isolamento acustico. Il quadro strumenti digitale, mutuato da Mokka, è molto semplice ed intuitivo.
Tre le modalità di guida (Normale, Eco e Sport) con differenze marcate quanto a consumo di elettroni: si va dal recupero massimo di energia, enfatizzato con l’uso del tasto B che rende più forte la frenata rigenerativa, alle qualità prestazionali offerte dal settaggio sportivo.
Il tempo di ricarica a una colonnina a corrente continua è di 30 minuti per raggiungere l”80 per cento della capacità.
In ogni condizione Astra è molto reattiva, ha spunto bruciante, utile anche nel traffico intenso di Berlino, e accelerazione fluida.
Il volante di Astra è sensibile e preciso nel disegnare le curve, l’assetto sempre composto. All’interno gli spazi per le ginocchia sono abbastanza ridotti nei sedili posteriori ma il bagagliaio ha buona capacità (da 352 a 1468 litri) e si presta ad un uso flessibile.
In 4,37 metri di lunghezza la compatta Opel racchiude molte virtù, compresi buoni materiali un sistema di infotainment che contempla anche il comando vocale e sedili di prima qualità, solidi e avvolgenti, garantiti dalla certificazione AGR.
Tra i sistemi di ausilio alla guida Opel inaugura per la prima volta l’assistence pack Intelli-Drive 2.0 con adattamento della velocità intelligente e assistente al cambio di corsia semiautomatico.
Un passo avanti tecnologico decisamente importante e sempre più proiettato verso la guida automatica.
Di Astra elettrica, che arriverà in Italia in autunno, non si conoscono ancora i prezzi ma presto sarà seguita dalla versione a impatto zero della sorellina Sport Tourer, la prima station wagon tutta elettrica di una casa automobilistica tedesca.
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Ultima modifica: 20 Giugno 2023