Omoda 9, prova del Suv cinese ibrido plug-in che punta in alto

Il biglietto da visita è quelli pesanti. Con i suoi 4,78 metri di lunghezza, Omoda 9 Super Hybrid non è solo l’ammiraglia, il primo SUV di segmento D,del Marchio cinese del colosso Chery, ma anche una dichiarazione di intenti.

Omoda 9 su strada

Una vettura ambiziosa, dal design scolpito secondo i canoni della sezione aurea – sì, proprio la costante di Fidia, la misura della bellezza – pensata per un pubblico europeo sempre più esigente. E lo dimostra sin dal primo sguardo, con proporzioni eleganti e un profilo che fonde classicismo e modernità.

Dentro, il comfort regna sovrano: rivestimenti in pelle Nappa, atmosfera raffinata grazie all’illuminazione ambientale e impianto audio Sony a 14 altoparlanti, due dei quali integrati nei poggiatesta per una fruizione privata delle informazioni.

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La plancia è dominata da un ampio display curvo da 24,6 pollici, formato da due schermi da 12,3 pollici, e anche i passeggeri posteriori possono contare su sedili regolabili elettricamente.

L’abitabilità è da riferimento, con un bagagliaio da 660 litri anche con cinque persone a bordo. Il tutto è racchiuso in un unico allestimento full optional, proposto a 51.900 euro – o 45.400 euro in caso di permuta – e finanziabile a partire da 319 euro al mese.

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Omoda 9, numeri speciali

Ma è sotto il bel vestito che Omoda 9 gioca le sue carte migliori. Il sistema Super Hybrid combina un motore 1.5 turbo benzina da 143 CV con tre unità elettriche – due sull’asse anteriore da 122 e 102 CV, una posteriore da 238 CV – per una potenza complessiva di oltre 537 cavalli e 635 Nm di coppia.

Il cambio DHT a tre velocità gestisce al meglio la spinta, permettendo al SUV cinese di scattare da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi.

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Scarica ora: scheda tecnica Omoda 9 SHS

Grazie alla batteria da 34,46 kWh e al serbatoio da 70 litri, l’autonomia totale supera i 1.100 km. In modalità elettrica, Omoda 9 percorre fino a 145 km secondo il ciclo WLTP, mentre il consumo medio dichiarato in modalità ibrida è di 1,7 l/100 km.

Per garantire una guida fluida e sicura, il telaio è stato sviluppato con sospensioni a controllo magnetico capaci di adattarsi fino a mille volte al secondo. All’anteriore troviamo uno schema McPherson, mentre al posteriore è previsto un sistema multilink, per una tenuta di strada solida e rassicurante.

Nonostante i 2.270 kg, Omoda 9 si muove con sorprendente agilità. È pensata per viaggiare comodi, in silenzio, e senza rinunciare a prestazioni brillanti.

Un SUV che si posiziona come nuovo punto di riferimento tra le ibride plug-in, con la determinazione di un outsider che ha tutte le carte in regola per farsi notare.

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Con qualità costruttiva elevata, una dotazione completa e una tecnologia raffinata, la Omoda 9 si propone come una valida alternativa ai grandi nomi del settore.

E mentre Chery affina la sua rete e promette ricambi in 48 ore grazie al polo logistico italiano, è evidente che la partita si sta giocando anche (e soprattutto) sul terreno del servizio.

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Ultima modifica: 5 Giugno 2025

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