Sanzioni del codice della strada in aumento. Vi proponiamo l’analisi di ASAPS e una proiezione delle multe auto e moto più comuni.
Siamo arrivati a fine anno e puntualissimo arriva l’aggiornamento gli importi delle sanzioni al Codice della Strada, di cui per la verità non si sentiva proprio il bisogno vista la situazione economica degli italiani e tenuto conto della percentuale sempre più elevata della sanzioni non pagate già oggi. Avevamo predisposto una proiezione nei giorni scorsi di un aumento del 2,4%. E ancora una volta ASAPS ha saputo anticipare il risultato.
Istat ha comunicato l’indice biennale che è propedeutico a quanto previsto dall’art. 195 del Codice della Strada (decreto legislativo nr. 285/1992 e successive modificazioni ) comma 3: “la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti.”
Istat ha comunicato un aumento del 2,2% tra dicembre 2016 e novembre 2018.
Ovviamente occorre però attendere l’ufficialità con la pubblicazione del decreto del Ministero dell’Economia sulla Gazzetta Ufficiale a fine anno e gli incrementi entreranno in vigore dal 1° gennaio 2019.
Se fosse confermato l’aumento del 2,2% i divieti di sosta semplici dovrebbero passare da 41 a 42 euro.
Le violazioni alle Ztl e alle corsie bus da 81 a 83.
Uso del cellulare alla guida da 161 a 165 euro.
L’omessa revisione da 169 a 173 euro.
L’eccesso di velocità di non oltre 10 km/h rispetto al limite da 41 a 42 euro.
L’eccesso di velocità fra 10 e 40 km/h oltre il limite da 169 a 173 euro.
L’eccesso di velocità fra 40 e 60 km/h oltre il limite da 532 a 544 euro.
L’eccesso di velocità di 60 km/h oltre il limite da 829 a 847 euro.Â
Multe auto, il commento di ASAPS
Ora la percentuale dell’aumento delle sanzioni è ufficiale: 2,2%. Primi calcoli dell’ASAPS sulle sanzioni più comuni. Ovviamente occorre però attendere l’ufficialità con la pubblicazione del decreto del Ministero dell’Economia sulla Gazzetta Ufficiale a fine anno e gli incrementi entreranno in vigore dal 1° gennaio 2019.
Ultima modifica: 17 Dicembre 2018