Michelin, come va il pneumatico realizzato al 45% in materiale sostenibile

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Sostenibile è un aggettivo sin troppo evocato. Michelin, fedele al suo retaggio, passa dal progetto alla pratica in poco tempo. Senza voli pindarici, con prodotti futuribili a breve termine.

Nell’ambito delle celebrazioni del 60° anniversario dello stabilimento di Cuneo e delli presentazioni dell’International Media Day, la Casa ci ha dato la possibilità di provare il pneumatico omologato per l’utilizzo stradale realizzato con il 45% di materiali sostenibili.

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Michelin, come va il pneumatico realizzato al 45% in materiale sostenibile

Un prototipo, ma omologato, quindi pronto a circolare su strada. Non ha ancora un nome, ma è una sorta di laboratorio, operativo al 100%, che cederà a stretto giro la sua tecnologia ad altre gomme già sul mercato. Frutto di ricerca e sviluppo dedicati all’impatto ambientale di ogni fase del ciclo di vita: progettazione, produzione, trasporto, utilizzo e riciclo.

Una gomma per vetture, in questo caso testata su una Hyundai Ioniq 5 come vedete dalle foto, ma è stata omologata anche una copertura per gli autobus, addirittura contenente il 58% di materiali sostenibili.

Michelin, come va il pneumatico realizzato al 45% in materiale sostenibile

Un bel passo in avanti rispetto al 30% attuale. Questi due prodotti prefigurano le tecnologie per i futuri modelli destinati alla produzione di massa entro il 2025.

Come va la “gomma sostenibile” di Michelin

Il pneumatico stradale, un 235/55 R19 105 W, testato su un kartodromo dei pressi di Cuneo, ovvero sul misto-stretti, ha esibito un comportamento equiparabile a quello delle coperture attuali.

Sia per dinamica, sia per acustica, con nessuna deriva. Ioniq 5 è una vettura elettrica con un peso a vuoto di 2.095. La gomma “sostenibile” di Michelin, omologata evidentemente anche per questa stazza, ha mostrato di cosa è capace. Il futuro, green di nome, ma soprattutto di fatto, è davvero dietro l’angolo.

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Ultima modifica: 21 Aprile 2023

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